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Il dibattito sul viaggio 6×1 incoraggia Lula, ma con cautela – 13/11/2024 – Power


Il Palácio do Planalto vede la discussione della PEC (Proposta di Emendamento alla Costituzione) che prevede la fine della scala di lavoro 6×1 come positivo, ma valuta comunque gli sviluppi con cautela.

Il presidente Lula (P.T), che non ha un cellulare, secondo gli assistenti è già consapevole del movimento che è cresciuto sui social media.

Alexandre Padilha (Relazioni Istituzionali), ministro dell’articolazione politica del governo, riceverà questo mercoledì (13) il deputato Erika Hilton (PSOL-SP), autore della proposta che ha avuto eco nei giorni scorsi.

Secondo l’ufficio del parlamentare, è stato raggiunto il numero numero di firme necessarie per l’elaborazione: alle 10 di mercoledì erano 195, con il minimo richiesto pari a 171 dei 513 deputati.

Il nucleo politico del governo ha inoltre effettuato un’indagine su tutte le proposte legislative che trattano l’argomento, alcune risalenti al 2019. In questo contesto, questo mercoledì ascolterà anche altri parlamentari che hanno redatto PEC nella stessa direzione, nel ruolo di Reginaldo Lopes (PT-MG).

Si ritiene tuttavia che sia necessario osservare attentamente come si evolve il movimento nella società e anche nel mondo politico. Anche se è difficile che la questione prenda piede al Congresso, il sostegno sui social media può esercitare pressione sui parlamentari, compresi quelli che attualmente si oppongono.

L’opinione dei membri di Planalto è che il governo dovrebbe trarre vantaggio dalla discussione di una rara agenda progressista che è cresciuta sui social media – un ambiente che è stato utilizzato più abilmente dalla destra.

La proposta guadagna terreno nel governo anche tra le richieste del PT affinché ci sia un riconnessione con i lavoratorisoprattutto dopo lo scarso rendimento elettorale delle elezioni comunali. Lo stesso presidente Lula lo ha affermato in alcune interviste.

Nelle periferie delle grandi città, come San Paolo, la classe operaia ha votato in modo significativo per candidati di destra, come ad esempio Pablo Marçal (PRTB), che tiene un intenso discorso sull’imprenditorialità.

Il governo Lula intende quindi approfondire la discussione sul tema, ma anche facendo attenzione a non impossessarsi dell’agenda come se fosse la propria. Si teme che, sostenendo il provvedimento, creare indisposizione con i settori imprenditoriali e produttivi.

C’è anche l’opinione che l’Esecutivo non dovrebbe prendere una posizione unica e pubblica sulla questione, ma piuttosto sostenere il dibattito, oltre a consentire manifestazioni isolate da parte dei titolari dell’Esplanada dos Ministérios.

Una delle prime manifestazioni in questo senso è arrivata dal ministro della Secom (Segreteria per le Comunicazioni Sociali), Paulo Pimenta, che ha difeso la proposta sui suoi social network.

“La proposta di modificare la scala 6×1 ha il mio sostegno. Qualsiasi iniziativa che miri a migliorare le condizioni di lavoro e di vita della classe operaia avrà sempre il nostro sostegno. Se fossi alla Camera avrei già firmato la PEC. Abbiamo una battaglia storica in difesa della riduzione dell’orario di lavoro”, ha scritto.

Un’altra carica considerata importante è stata quella del vicepresidente Geraldo Alckmin, che classificato l’argomento come una “tendenza globale” e ha detto che il dibattito spetterà alla società e al Parlamento.

Il discorso di Alckmin ha attirato l’attenzione, visto che egli è anche ministro dello Sviluppo, dell’Industria, del Commercio e dei Servizi e, quindi, uno dei principali interlocutori del settore produttivo, che si è espresso contro il provvedimento.

Il ministro Anielle Franco (Uguaglianza razziale) ha anche affermato che il dibattito è “un’agenda legittima del lavoratore brasiliano”.

Un’ala del governo ha criticato dietro le quinte il ministro del Lavoro e dell’Occupazione, Luiz Marinho, per aver preso posizione contro il PEC. Ha difeso che la proposta venga negoziata direttamente tra aziende e lavoratori, attraverso convenzioni e contratti collettivi.

La tesi è che il governo non dovrebbe opporsi alla discussione da parte della società o del Congresso nazionale di un tema di grande appeal e che tocca la realtà dei lavoratori.

Un membro ricorda che il cambiamento dell’orario di lavoro è stato oggetto di una campagna da parte della stessa CUT (Central Única dos Trabalhadores), che mirava a raggiungere le 40 ore settimanali – Marinho è già stato presidente dell’entità.

Il presidente del PT, Gleisi Hoffman, dal canto suo, ha già firmato la PEC e, in un’intervista alla radio del partito, ha difeso la proposta. “La classe operaia merita rispetto e condizioni di lavoro più giuste e dignitose perché la scala 6 a 1 toglie il diritto al tempo libero e al divertimento, al tempo con la famiglia, alla cura di sé e persino allo studio”, ha affermato.

La proposta di modificare l’orario di lavoro è stata criticata da membri della destra, come il deputato Nicola Ferreira (PL-MG).

Il senatore Ciro Nogueira (PP-PI), presidente del partito, ha affermato che la proposta non è realistica.

“È un’idea altrettanto buona, ad esempio, quanto aumentare il salario minimo a 10.000 R$. Chi può essere contrario? Ora, dire che questo è fattibile nel Brasile di oggi significa mentire alla popolazione, e io non lo faccio”, ha detto.

Sebbene la maggioranza fosse contraria al testo, c’è disaccordo. Senatore Cleitinho Azevedo (Repubblicani-MG) ha pubblicato sui suoi social un video in cui difende la fine della scala 6×1 e critica l’orario di lavoro dei politici brasiliani.

Il dibattito sulla fine del modello di lavoro in cui il riposo retribuito avviene solo in un giorno della settimana si è rafforzato in seguito alla PEC proposta dal deputato del PSOL, che prevede la riduzione dell’orario di lavoro a quattro giorni, con un massimo di 36 ore a settimana.

La modifica, se approvata, consentirà orari di lavoro più brevi e più giorni di riposo, cosa che già avviene in altri Paesi. Il tema, però, incontra resistenze in alcuni settori, come bar e ristoranti, che sostengono che la riduzione delle dimensioni potrebbe portare a prezzi più alti.



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Luca

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