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Il deputato russo avverte che l’attacco ucraino alla Russia potrebbe scatenare una guerra globale

Un deputato della Duma di Stato russa ha messo in guardia da una guerra globale come conseguenza dell’incursione dell’Ucraina nel territorio russo.

Il deputato della Duma di Stato russa Mikhail Sheremet ha dichiarato venerdì che l’incursione sostenuta dall’Occidente nelle regioni di confine della Russia ha portato il mondo sull’orlo di una guerra globale. Lo ha riferito la Reuters, citando i media russi.

Data la presenza di equipaggiamenti militari occidentali, l’uso di munizioni e missili occidentali negli attacchi alle infrastrutture civili e le prove inconfutabili del coinvolgimento straniero nell’attacco al territorio russo, si può concludere che il mondo è sull’orlo della terza guerra mondiale”, ha dichiarato l’agenzia di stampa RIA Novosti.

Sheremet, che è membro della commissione parlamentare per la difesa, ha fatto eco alle parole del presidente russo Vladimir Putin, secondo cui il piano di invasione è stato approvato dai Paesi della NATO, cosa che gli Stati Uniti hanno negato.

Il consigliere di Putin ha accusato l’Occidente di essere coinvolto nell’attacco

Anche il consigliere di Putin ed ex segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Nikolai Patrushev ha accusato l’Occidente di essere coinvolto nell’attacco in un’intervista al quotidiano Izvestia pubblicata venerdì, secondo quanto riportato da Reuters.

Patrushev ha affermato che l’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico e i servizi segreti occidentali sono stati coinvolti nella pianificazione dell’operazione nella regione di Kursk, pur non fornendo alcuna prova.

La settimana scorsa le truppe ucraine hanno invaso la regione russa di Kursk. Kiev afferma che durante questa più grande operazione transfrontaliera da quando le forze russe hanno iniziato a invadere, sono già riuscite a occupare oltre 1.000 chilometri quadrati di territorio. Le autorità russe affermano che quasi 200.000 persone sono già state evacuate dalla regione di Kursk in seguito all’attacco.

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