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Il deputato della PL accusa lo Stato di epidemia di virus sulla costa di San Paolo


Il tenente Coimbra ritiene che le perdite di liquami da parte della Sabesp siano “inammissibili” – una delle possibili cause di contagio; le unità sanitarie sono piene e le farmacie già sperimentano la mancanza di medicinali

Il deputato dello Stato Tenente Coimbra (PL-SP) ha chiesto al Segretario di Stato per l’Ambiente, le Infrastrutture e la Logistica di San Paolo, Natália Resende, un’indagine approfondita sull’esistenza di possibili scarichi irregolari di liquami sulle spiagge di Baixada Santista, una delle possibili ragioni dell’epidemia di virus che colpisce le città della regione ormai da alcune settimane. La misura arriva dopo che la Compagnia statale di servizi igienico-sanitari di base di San Paolo (Sabesp) ha confermato giovedì (2/1) un traboccamento di rifiuti a Praia da Enseada, a Guarujá-SP.

In una lettera depositata al primo grado del governatore Tarcísio Gomes de Freitas (repubblicani), Coimbra, che ha base elettorale a Santos-SP, sottolinea che, sebbene Sabesp neghi qualsiasi rapporto diretto tra la perdita di liquami e l’aumento dei casi di virus sulla costa meridionale, la possibilità di causalità non può essere esclusa senza un attento controllo.

In ogni caso, il parlamentare di PL classifica come “inammissibile” lo scarico illegale di liquami nel mare di Guarujá, cosa che Sabesp ha confermato tre giorni fa al municipio:
“L’aumento esponenziale dei casi di virus nelle città di Baixada Santista, con un aumento da dicembre, che è l’inizio della stagione estiva, è già preoccupante. Parliamo di migliaia di persone servite dalla rete sanitaria regionale, che in qualche modo sono state contaminate, sia sulla spiaggia, attraverso l’acqua corrente o mangiando qualche cibo. Questo deve essere controllato. Ora, che sia collegata o meno all’epidemia del virus, una perdita di rifiuti nell’acqua di mare è di per sé inaccettabile”, aggiunge Coimbra.

Fino a questa domenica (5/1), le unità sanitarie di Baixada Santista funzionavano in sovraccarico, con tempi di attesa di oltre quattro ore in comuni come Guarujá e Praia Grande-SP, tutto a causa del gran numero di casi di virus.

La malattia, di regola, colpisce il tratto gastrointestinale (stomaco e intestino). Diarrea grave, nausea, vomito, disidratazione, crampi e febbre sono alcuni dei sintomi, che possono durare fino a una settimana.

Oltre a spiegare le ragioni delle perdite di liquami e degli allacciamenti idrici illegali sulla costa sud di San Paolo, Coimbra chiede allo Stato, tramite Sabesp e la Compagnia Ambientale dello Stato di San Paolo (Cetesb), di valutare le condizioni ambientali e sanitarie della tutte le città costiere colpite dall’epidemia, soprattutto perché gennaio è un mese di alta stagione, che attira ancora più turisti nella regione:
“Mancano le risposte. L’acqua potabile costiera è contaminata? È l’acqua del mare che fa ammalare i bagnanti? Cosa si sta facendo per evitare che si verifichino altri casi? Sabesp deve anche spiegare i possibili collegamenti idrici illegali e il deflusso delle acque reflue, che danneggiano anche la fauna marina. Già mancano i medicinali nelle farmacie. È qualcosa di impossibile”.
Il parlamentare di PL sottolinea inoltre che la situazione “danneggia l’economia locale, interrompe le vacanze delle persone e crea esaurimento nella rete sanitaria”.





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Luca

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