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Il deputato del PT afferma che i critici dell’ispezione Pix difendono i malversatori



La deputata statale Professora Bebel (PT-SP) ha criticato coloro che sono contrari al monitoraggio dei trasferimenti tramite Pix dopo l’entrata in vigore della nuova norma sulle entrate federali per le operazioni superiori a 5mila R$ per i privati ​​e 15mila R$ per le aziende.

“Quanti di noi hanno ricevuto una telefonata o un SMS da un truffatore che chiedeva una Pix? Se viene effettuato uno screening, hai la possibilità di identificare questo criminale. Quindi chi si preoccupa è contrario all’identificazione degli evasori fiscali e dei malversatori”, ha detto in un’intervista a Folha de S. Paulo pubblicato martedì (15).

L’ispezione di Pix è diventata un argomento delicato per il governo dopo che informazioni erroneamente pubblicate sui social media indicavano che le transazioni superiori a R$ 5.000 e R$ 15.000 sarebbero state tassate. Sia il Ministero delle Finanze, che l’Agenzia delle Entrate Federale e la Federazione Brasiliana delle Banche (Febraban) si sono già fatti avanti per fare chiarezza.

“Quello che abbiamo fatto è stato, infatti, includere altri istituti di pagamento [como fintechs na obrigação de informar movimentação financeira à Receita Federal] e abbiamo aumentato il valore da R$2.000 a R$5.000 per i privati. In effetti, il volume delle informazioni che arriveranno al Federal Revenue Service diminuirà”, ha detto in un’intervista a UOL.

Fernando Haddad ha inoltre sottolineato che la norma copre i trasferimenti effettuati tramite Pix, TED e altri mezzi, ma non crea nuove tasse. L’obiettivo, dice, è “rendere il sistema più razionale, riducendo i dati disponibili sui redditi bassi”.

In precedenza, solo le banche erano tenute a fornire queste informazioni, ma ora anche le aziende che gestiscono portafogli digitali, macchine di pagamento, compagnie assicurative e amministratori di consorzi devono segnalare le transazioni superiori ai nuovi limiti.

Ha chiarito che, anche nei casi di transazioni incompatibili con il reddito dichiarato, come ad esempio qualcuno con uno stipendio di 10.000 R$ che spende 20.000 R$ al mese su una carta di credito, non ci saranno azioni automatiche.

Da gennaio l’IRS ha iniziato a ricevere dati dagli istituti di pagamento che gestiscono portafogli digitali e transazioni contactless, oltre alle informazioni già fornite dalle banche tradizionali. Barreirinhas ha sottolineato che l’IRS non è in grado di monitorare i movimenti di milioni di persone con valori bassi e ha smentito le voci secondo cui Pix sarà tassato.



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