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Il debito lordo potrebbe raggiungere l’81,8% del Pil nel 2027, afferma il Tesoro



Il Tesoro nazionale ha stimato che il debito lordo delle amministrazioni pubbliche (DBGG) potrebbe raggiungere un picco dell’81,8% del prodotto interno lordo (PIL) nel 2027. Il Rapporto sulle proiezioni fiscali sottolinea che la traiettoria discendente dovrebbe iniziare a partire dal 2028, raggiungendo il 75,6% del PIL nel 2027. 2034.

I dati sono stati presentati nel 5° Rapporto sulle proiezioni fiscali, pubblicato questo lunedì (16). Lo scenario di riferimento dello studio considera l’evoluzione favorevole delle entrate primarie con l’adozione di misure di ripristino della base imponibile e di riduzione dei tassi di interesse.

In pratica, i tecnici prevedono che, anche con nuove misure fiscali per garantire il rispetto dell’obiettivo nel 2025, il pareggio fiscale del governo dovrebbe iniziare solo dopo la fine del governo Lula (PT).

Il rapporto precedente indicava che il DBGG aumenterà nel 2024 e nel 2025, quindi la stabilità inizierà a essere registrata nel 2026 con il 79,1% del PIL. Secondo l’agenzia, nel 2024 è previsto un aumento del DBGG/PIL di 3,3 pp rispetto al valore realizzato nel 2023, “principalmente a causa del livello degli interessi nominali, che continua a esercitare pressione sul debito negli anni successivi”.

“Il raggiungimento di avanzi primari può essere una condizione importante per stabilizzare il rapporto debito/PIL di un paese, insieme alla crescita del PIL e a tassi di interesse più bassi”, afferma il documento.

“Portando in campo positivo il risultato primario dei conti pubblici, il governo può ridurre il fabbisogno di finanziamenti e destinare queste risorse al pagamento di almeno una parte degli interessi sul debito”, ha affermato il Tesoro.

Obiettivo fiscale e nuove misure sulle entrate

I tecnici sottolineano inoltre la necessità di rispettare gli obiettivi fiscali, rispettando i parametri di crescita reale del limite di spesa presente nel Regime fiscale sostenibile (RFS) e l’adozione di nuove misure di riscossione affinché l’obiettivo fiscale venga raggiunto nel 2025.

Secondo il rapporto, la ripresa prevista fino al 2028 presuppone l’attuazione delle misure sulle entrate incluse nel disegno di legge di bilancio annuale (PLOA) 2025. “Inoltre, in questo scenario, vengono incorporate misure aggiuntive sulle entrate, che garantiscono il raggiungimento degli obiettivi fiscali, nominati fino al 2028”, ha sottolineato il Ministero del Tesoro.

Per i tecnici, “sulla base delle misure di ricostituzione della base imponibile e dell’evoluzione decrescente delle spese in rapporto al Pil, seguendo il quadro fiscale, lo scenario di riferimento presenta un risultato primario del Governo centrale sufficiente a soddisfare gli obiettivi fiscali del PLDO 2025, raggiungendo un deficit dello 0,4% del PIL nel 2025 e dello 0,1% del PIL nel 2026, dato che la spesa per ordinanze giudiziarie eccedenti il ​​sottotetto è eccezionale ai fini della determinazione degli obiettivi fiscali”.

Dal 2027 in poi si prevede “una traiettoria ascendente degli avanzi primari del Governo Centrale, passando dallo 0,6% del Pil al 2,2% del Pil alla fine dell’orizzonte (2034), con un’evoluzione analoga per il risultato primario del Settore Pubblico ”.

Il debito potrebbe raggiungere l’83,1% del Pil nel 2028 senza nuove misure sulle entrate

Il team economico ha valutato anche scenari alternativi e ha sottolineato che, nonostante le misure di incremento strutturale delle entrate già attuate, “saranno necessari nuovi sforzi pari in media allo 0,8% del Pil dal 2026 al 2028 per favorire l’evoluzione prevista nello scenario di riferimento”.

“Altrimenti, il DBGG crescerebbe più a lungo, raggiungendo un picco dell’83,1% del PIL nel 2028, per poi scendere fino all’80,8% del PIL nel 2034, 6,4 punti di PIL al di sopra del livello osservato nel 2023”, ha affermato il Tesoro.



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