Il Cremlino accusa l’Occidente di influenzare le elezioni parlamentari georgiane
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, afferma che la Russia non sta interferendo negli affari georgiani.
Il Cremlino ha condannato le presunte interferenze occidentali nelle elezioni parlamentari in Georgia, che si terranno sabato. Ha inoltre dichiarato che Mosca non influenza né interferisce negli affari della Georgia. Lo riferisce la TASR in base a un rapporto dell’AFP.
“Stiamo assistendo a tentativi di interferenza occidentale assolutamente senza precedenti. Non solo stanno tentando di torcere le braccia a Tbilisi, ma stanno anche cercando di dettare le condizioni”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
I critici accusano il partito Sogno georgiano al governo di avvicinare il Paese alla Russia in un momento in cui la Russia ha invaso l’Ucraina.
Quest’anno la maggioranza al governo della Georgia ha approvato una legge controversa sui cosiddetti agenti stranieri, che prende di mira le ONG finanziate dall’estero. Ha inoltre approvato una legge che limita i diritti delle minoranze sessuali. Bruxelles ha avvertito che queste norme giuridiche minano le aspirazioni di lunga data della Georgia ad entrare nell’Unione Europea.
La Georgia e la Russia facevano parte dell’Unione Sovietica. Nel 2008 hanno combattuto una guerra per il controllo delle regioni separatiste filorusse dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud. I due Paesi hanno interrotto le relazioni diplomatiche.
Tuttavia, negli ultimi anni il Sogno georgiano al potere è stato accusato di copiare le leggi autoritarie della Russia e di cercare legami economici e politici con il Cremlino, come riporta l’AFP.