La sessione plenaria del Congresso dei Deputati ha approvato con 345 voti favorevoli, nessuno contrario e in assenza della persona interessata in aula, la revoca dell’immunità parlamentare e l’accoglimento della richiesta all’ex ministro socialista José Luis Ábalos di che possa essere indagato dalla Corte Suprema per il caso Koldo.
Nel corso della seduta, a porte chiuse e segrete, hanno chiesto di intervenire solo il deputato di Vox, José María Figaredo, e il portavoce parlamentare del PP, Miguel Tellado, che ha raccontato tutta la vicenda Il caso Koldo sì Il caso Ábalos con la corruzione diffusa che imputa all’intero governo di Pedro Sánchez, al punto che nella sua presentazione ha chiesto la richiesta del numero due del “numero 1”, in diretta allusione al presunto coinvolgimento del presidente. Nessun portavoce del PSOE ha chiesto di parlare, il partito in cui Ábalos è stato attivo per decenni e di cui è diventato per anni segretario dell’Organizzazione dopo l’arrivo di Pedro Sánchez alla guida.
La votazione sulle petizioni avviene di persona e non è consentita per via telematica. Per questo motivo il capo dell’esecutivo, in viaggio di lavoro al Forum di Davos, non ha potuto partecipare alla votazione odierna.
L’ex ministro ed ex segretario dell’Organizzazione del PSOE, José Luis Ábalos, non ha partecipato alla sessione plenaria e, quindi, non ha approfittato dell’occasione per intervenire durante la stessa, ma continua a sostenere nei suoi appelli davanti alla Camera e davanti alla Corte Suprema che Egli è innocente e sta subendo persecuzioni poliziesche e giudiziarie con l’obiettivo di rovesciare il governo Sánchez. Ábalos è stato espulso dal gruppo socialista un anno fa, quando scoppiò lo scandalo, ma resta al Congresso nel gruppo misto.