Il Congresso del Perù rimuove il Ministro delle Miniere e dell’Energia tra le proteste nel settore
Il Congresso del Perù ha rimosso martedì (26) il ministro delle Miniere e dell’Energia, Rómulo Mucho, dal suo incarico tra le proteste dei piccoli minatori della nazione andina.
I minatori peruviani su piccola scala chiedono una proroga di due anni del programma che consente loro di operare temporaneamente, accusati dalle autorità di espandere l’attività mineraria illegale nel paese.
La presidente Dina Boluarte deve conformarsi alla decisione del Congresso entro 72 ore e nominare un nuovo Ministro delle Miniere e dell’Energia, una carica importante nel Paese che è il terzo produttore di rame al mondo, il cui segmento è cruciale per l’economia locale.
La giuria del Congresso che ha optato per il ritiro di Mucho era composta da circa 80 deputati di diversi partiti politici.
Di questi, quattro hanno votato contro la sua partenza e 13 si sono astenuti.
Un disegno di legge inviato dal governo al Congresso la scorsa settimana ha concesso ai minatori su piccola scala un periodo di sei mesi per formalizzare le loro attività dopo la fine del programma attuale, prevista per il 31 dicembre, ma i minatori sostengono che il periodo non è sufficiente.