Il CNI propone il patto tra Tre Poteri e settore produttivo
Ricardo Alban, presidente del CNI, ha sottolineato l’importanza di stabilire obiettivi fiscali chiari e offrire incentivi per i settori strategici, con l’obiettivo di risanare i conti pubblici senza soffocare gli investimenti
La Confederazione Nazionale dell’Industria (CNI) ha presentato una proposta ambiziosa per affrontare le sfide economiche del Brasile: un patto nazionale che coinvolga le potenze Esecutivo, Legislativo e Giudiziariocosì come i governi statali e municipali, gli imprenditori e i lavoratori. L’obiettivo è creare un consenso sugli obiettivi fiscali e sulla strutturazione delle politiche economiche, garantendo stimoli selettivi che assicurino la continuità degli investimenti. Ricardo Alban, presidente del CNI, ha sottolineato l’importanza di stabilire obiettivi fiscali chiari e offrire incentivi per settori strategici, come l’industria e l’agroalimentare, con l’obiettivo di pareggiare i conti pubblici senza soffocare gli investimenti.
L’urgenza del patto proposto dal CNI è dovuta alla necessità di evitare che le politiche monetarie restrittive e il rialzo del dollaro compromettano lo sviluppo economico del Paese nel 2025. L’entità è disposta a guidare i negoziati, purché vi siano garanzie che i tassi di interesse non aumenteranno. La proposta riflette la ricerca di una politica basata sulla concertazione e sul pragmatismo, secondo la confederazione, essenziali per il Brasile in uno scenario di instabilità fiscale e rallentamento economico.
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Tuttavia, la fattibilità del patto si trova ad affrontare sfide significative in uno scenario di polarizzazione politica, che potrebbe minare il consenso necessario. Oltre alla crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL), la sfida centrale sarà conciliare la stabilità economica con la promozione di uno sviluppo inclusivo e sostenibile, che riduca le disuguaglianze sociali. La proposta, dice il CNI. Non cerca solo di evidenziare gli errori del passato, ma guarda anche al futuro e crea un ambiente favorevole all’espansione dell’occupazione, delle infrastrutture e delle entrate.
Con informazioni di Soraya Lauand