Il “che non fornisce qui” Notizie dalla Catalogna
Marc André Ter-Stegen, il club del portiere Barcellona, ha pubblicato una dichiarazione la scorsa settimana sulla sua pagina ufficiale di Instagram che annunciava che lui e il suo partner avevano deciso di prendere “percorsi separati”, dopo una “attenta riflessione”. Date queste informazioni, il programma Catalunya Ràdio “che non fornisce qui”, dedicato alla Cronaca sociale, ha riferito di una presunta infedeltà dall’ormai ex -partner del tedesco come motivo per la pausa. Lunedì scorso, Ter Stegen ha risposto senza mezzi termini nelle reti accusando la radio pubblica catalana e il gruppo 3cat di “diffusione di false notizie”. Inoltre, Roger Carandell, Marta Montaner e Juliana Canet, presentatori di detto programma, che lo stesso giorno si è scusato pubblicamente per “il dolore causato a lui e alla sua famiglia”. Inoltre, hanno difeso la catena pubblica sostenendo che il tema del loro programma di intrattenimento, che loro stessi definiscono “Cronaca sociale”, non è rappresentativo dei servizi informativi di Catalunya Ràdio.
I tre presentatori hanno partecipato questa mattina nel Matí de Catalunya Ràdio, la Magacina informativa di Ricard Ustrell, dove hanno affermato di essere molto toccata “per il danno causato” e hanno promesso cambiamenti in modo che questa situazione non venga nuovamente ripetuta. In questo senso, hanno assicurato di non essere a conoscenza dell’impatto che le informazioni avrebbero avuto e hanno denunciato il “linciaggio misogino in reti” che ha subito l’ex -partner del giocatore nelle reti da parte della base dei fan del portiere (dopo le informazioni della presunta infederanza). Pertanto, hanno cancellato il programma di oggi e cercheranno di riflettere sul formato per riorienarlo ed essere in grado di affrontare le questioni cardiache del cuore, sempre “per rispetto”. In relazione a ciò, hanno difeso che la stampa cardiaca è “particolarmente necessaria” e apri la porta per stabilire limiti in modo che questo contenuto “catalano” possa essere eseguito, “in modo positivo” e “senza causare dolore”.
Inoltre, hanno fatto riferimento all’accusa di “mancanza di professionalità” nei confronti di Catalunya Ràdio, che si qualifica come “inaccettabile”. Alcune delle critiche più difficili sono arrivate dai Colzziste di pubblicisti della Catalogna (CPC) e dalla consiglia delle informazioni della Catalogna (CIC), che considerano che Catalunya Ràdio ha “violato” i principi etici del codice deontologico del giornalismo per avere informazioni diffuse che “minacciano la dignità e la gente”.
Il momento più teso dell’intervista è stato dato quando Ustrell ha chiesto ai tre presentatori se avessero avuto le notizie in contrasto prima di commentarlo, a cui, dopo un lungo silenzio, hanno risposto che il dibattito va oltre se le informazioni sono vere o mentire: “Da ora. Anche se hanno anche lasciato cadere che le fonti (che non hanno rivelato) non sempre dicono “la verità”.