I mediatori confermano che garantiranno l’attuazione dell’accordo di Gaza da parte di Israele e Hamas “in tutte le sue fasi”
Stati Uniti, Qatar ed Egitto, mediatori e garanti dell’accordo di tregua a Gaza tra Israele e Hamas, hanno confermato in una dichiarazione congiunta che garantiranno l’attuazione dell’accordo da parte delle due parti “in tutte le sue fasi”.
“L’Egitto, lo Stato del Qatar e gli Stati Uniti d’America affermano che la loro politica come garanti dell’accordo è quella di garantire che entrambe le parti attuino pienamente le sue tre fasi”, sottolinea una dichiarazione congiunta resa pubblica nelle scorse ore dalla Presidenza egiziana. “Di conseguenza, i mediatori lavoreranno insieme per garantire che le parti rispettino i loro obblighi nell’accordo e la piena continuazione delle tre fasi”, aggiunge.
La nota ribadisce che il patto, annunciato mercoledì e che entrerà in vigore domenica prossima, prevede tre fasi. “Il primo, di 42 giorni, prevede un cessate il fuoco, il ritiro e il ritiro delle forze israeliane dalle aree densamente popolate, lo scambio di prigionieri e detenuti (ostaggi), lo scambio dei resti dei defunti, il ritorno degli sfollati interni alle loro case nella Striscia di Gaza e facilitare la partenza dei malati e dei feriti per ricevere cure”, spiega.
Questa prima fase, aggiunge, “comprende anche l’intensificazione dell’ingresso e della distribuzione sicura ed efficace di aiuti umanitari su larga scala in tutta la Striscia, la riabilitazione di ospedali, centri sanitari e panifici, l’arrivo di protezione civile e forniture di carburante, nonché forniture per ripari. “per gli sfollati che hanno perso la casa a causa della guerra”.
La nota sottolinea che i garanti “lavoreranno in coordinamento con le Nazioni Unite, i paesi donatori e i partner di tutto il mondo per sostenere un aumento rapido e duraturo dell’assistenza umanitaria a Gaza, secondo i termini stabiliti nell’accordo”.
Il primo ministro del Qatar Mohamed bin Abdulrahman ha spiegato mercoledì che in questa prima fase Hamas rilascerà un totale di 33 ostaggi israeliani in cambio del rilascio da parte di Israele dei prigionieri palestinesi, di cui non ha specificato il numero. Ha inoltre indicato che durante lo sviluppo di queste azioni, le parti specificheranno i dettagli della seconda e terza fase del cessate il fuoco, e che “un meccanismo di monitoraggio sarà installato al Cairo da una squadra congiunta dei tre paesi (garanti). ) che vigilerà sull’attuazione dell’accordo e di tutto quanto è stato concordato.” (Efe)