L’amministratore delegato di Carrefour, Alexandre Bompard, ha pubblicato una dichiarazione sui suoi social network in cui si impegna a far sì che la catena di supermercati francese non venda carne proveniente dal Mercosur nelle sue unità in Francia.
La restrizione su Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay arriva nel mezzo di un’ondata di proteste da parte degli agricoltori francesi contro la proposta di accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il blocco sudamericano.
Il comunicato, pubblicato integralmente su Instagram, X e LinkedIn, è indirizzato ad Arnaud Rousseau, presidente del sindacato francese FNSEA, acronimo di Federazione nazionale dei sindacati degli operatori agricoli.
Nella lettera, Bompard afferma che l’accordo comporterebbe il “rischio che una produzione di carne non conforme ai suoi requisiti e standard si diffonda sul mercato francese” e che “a Carrefour siamo pronti, qualunque sia il prezzo e la quantità di carne che il Mercosur ci offrirà”.
L’amministratore delegato aggiunge che spera che il provvedimento “ispiri” altre aziende del settore agroalimentare a solidarizzare con gli agricoltori, soprattutto quelli del settore della ristorazione fuori casa, dove si registra oltre il 30% del consumo di carne in Francia, di cui, tra di questo totale, il 60% viene importato.
In Brasile, la società ha riferito che la decisione annunciata dall’amministratore delegato di Carrefour in Francia non ha alcuna relazione con l’operazione del gruppo Carrefour Brasil: “Il gruppo Carrefour Brasil informa che non cambia nulla nelle operazioni nel Paese”.