J. Powell non ha specificato i tempi esatti dell’allentamento né la sua entità.
Il capo della Federal Reserve (Fed) statunitense Jerome Powell ha segnalato che la Fed taglierà presto i tassi di interesse. Tuttavia, non ha specificato i tempi esatti dell’allentamento o la sua portata. Lo riferisce TASR sulla base di un rapporto della CNBC.
“È arrivato il momento di una correzione della politica monetaria”, ha detto Powell in un discorso molto atteso alla riunione annuale della Fed a Jackson Hole. Ha aggiunto che “la direzione della politica monetaria è chiara” e che i tempi e il ritmo dei tagli dei tassi dipenderanno dai dati economici, dalle prospettive dell’inflazione e dall’equilibrio dei rischi.
Il mercato si aspetta un allentamento della politica monetaria
Il mercato si aspetta che la Fed allenti la politica monetaria nella riunione di settembre del Comitato di Politica Monetaria (FOMC). Dovrebbe trattarsi del primo taglio dei tassi dopo l’aggressivo inasprimento avvenuto da marzo 2022 a luglio 2023, periodo in cui la Fed ha alzato i tassi per tredici volte consecutive. Da allora il tasso di riferimento degli Stati Uniti ha raggiunto i massimi di 23 anni, tra il 5,25% e il 5,50%.
Secondo Powell, con il considerevole rallentamento dell’inflazione, la Fed può ora concentrarsi sull’altro aspetto del suo duplice mandato, ossia garantire la piena occupazione nell’economia. L’inflazione è scesa in modo significativo. Il mercato del lavoro non è più surriscaldato e le condizioni sono ora meno rigide di quanto non fossero prima della pandemia”, ha dichiarato Powell, aggiungendo che “i vincoli dal lato dell’offerta si sono normalizzati e l’equilibrio dei rischi che minacciano i nostri due mandati si è spostato”.
L’inflazione statunitense si è notevolmente raffreddata e si sta dirigendo verso l’obiettivo della Fed del 2%. Secondo l’indicatore preferito dalla Fed, è scesa al 2,5% dal 3,2% di un anno fa. Rispetto al picco del 7% del giugno 2022.
Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione è aumentato lentamente ma costantemente, attestandosi attualmente al 4,3%. Alcuni esperti sostengono che l’aumento segnali un’imminente recessione. Secondo Powell, la ragione dell’aumento della disoccupazione è da ricercarsi nel maggior numero di persone che entrano nel mercato del lavoro e nel rallentamento delle assunzioni, piuttosto che in un’accelerazione dei licenziamenti o in un deterioramento generale del mercato del lavoro.