Il capo della Commissione europea si impegna ad aiutare la Bosnia-Erzegovina dopo l’alluvione e a sostenerne le riforme
La Presidente della Commissione europea (CE) Ursula von der Leyen si è impegnata venerdì a Sarajevo a sostenere la Bosnia-Erzegovina (BiH) mentre il Paese è alle prese con le riforme necessarie per l’adesione all’UE. Ne dà notizia TASR, secondo l’agenzia di stampa AP.
“Condividiamo la stessa visione del futuro. Un futuro in cui la Bosnia-Erzegovina sia un membro a pieno titolo dell’Unione Europea”, ha dichiarato la von der Leyen in una conferenza stampa congiunta con il Primo Ministro bosniaco Borjana Kristova. “Continueremo a lavorare su questo punto. Abbiamo fatto molta strada, ne abbiamo ancora molta da fare, ma sono fiduciosa che ci riuscirete”.
Il Presidente della CE è arrivato in Bosnia dalla Macedonia settentrionale giovedì, visitando prima il villaggio di Donja Jablanica, devastato dalle recenti inondazioni e frane. Il disastro di inizio ottobre ha causato 27 vittime e il piccolo villaggio è stato praticamente sepolto dalle rocce di una cava situata sulla collina sovrastante. Von der Leyen ha annunciato che l’UE invierà un pacchetto di aiuti immediati di 20 milioni di euro e fornirà anche un sostegno per la ricostruzione in un secondo momento.
Viaggio di lavoro
Il capo della Commissione europea sta visitando questa settimana i Paesi dei Balcani occidentali per rassicurarli sul fatto che l’allargamento dell’Unione rimane una priorità per il blocco dei 27 membri. Dalla Bosnia-Erzegovina si è recata nella vicina Serbia.
I Paesi dei Balcani occidentali – Albania, Bosnia, Kosovo, Montenegro, Macedonia settentrionale e Serbia – si trovano in fasi diverse del processo di adesione all’UE. Questi Paesi sono stati frustrati dalla lentezza di questo processo, ma l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022 ha spinto i leader europei ad accelerare il processo.
Un piano per rilanciare la crescita
Lo scorso anno, i leader dell’UE hanno offerto ai Paesi dei Balcani occidentali un piano di sostegno alla crescita da sei miliardi di euro, nel tentativo di raddoppiare l’economia della regione nel prossimo decennio e di accelerare i loro sforzi per entrare nel blocco. Gli aiuti sono condizionati alle riforme necessarie per allineare le loro economie alle regole dell’UE.
Il BaH ha presentato domanda di adesione all’UE nel febbraio 2016 e ha ottenuto lo status di candidato nel dicembre 2022. Nel marzo di quest’anno, i leader dell’UE hanno concordato in linea di principio l’avvio dei negoziati di adesione, anche se il Paese deve ancora realizzare molte riforme prima di aderire.
Alla fine dello scorso anno, ad esempio, il Consiglio dell’UE ha chiesto di rafforzare lo Stato di diritto e ha sottolineato che Sarajevo deve intensificare gli sforzi per combattere la corruzione e la criminalità organizzata. Ha inoltre chiesto ulteriori riforme costituzionali ed elettorali per garantire l’uguaglianza e la non discriminazione di tutti i cittadini.