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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz condanna l’esecuzione di un cittadino tedesco-iraniano in Iran

Berlino ha avvertito il regime iraniano di gravi conseguenze.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha condannato nella tarda serata di lunedì l’esecuzione del cittadino iraniano-tedesco Jamshid Sharmahd, 69 anni, avvenuta in Iran. L’ha definita uno “scandalo”. Lo riferisce la TASR sulla base di un rapporto dell’AFP.

“L’esecuzione di Jamshid Sharmahd da parte del regime iraniano è uno scandalo che condanno con la massima fermezza”. Scholz ha dichiarato in un post sulla Piattaforma X, aggiungendo che “a Sharmahd non è stata data nemmeno la possibilità di difendersi dalle accuse in tribunale”. Berlino ha quindi avvertito il regime iraniano di “gravi conseguenze”.

L’Iran ha accusato Sharmahd di aver pianificato l’attacco alla moschea del 2008, che ha ucciso 14 persone, e di aver collaborato con servizi segreti stranieri. L’Iran ha anche accusato l’uomo di essere a capo del gruppo Tondar, che considera una “organizzazione terroristica” e il cui presunto obiettivo è rovesciare il governo iraniano.

Nel 2020, Sharmahd è stato arrestato dall’intelligence iraniana a Dubai e trasferito in Iran. Da allora è in prigione a Teheran. Nel 2023, un tribunale iraniano ha condannato Sharmahd a morte, e la Germania ha risposto espellendo due diplomatici iraniani nel 2023.

La famiglia dell’uomo ha contestato le accuse e da anni si batte per il suo rilascio.

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