Il budget avrà 200 milioni di R$ in meno per prevenire i disastri ambientali
Il Bilancio 2025 dovrebbe prevedere una riduzione di 200 milioni di R$ nel volume dei fondi destinati a prevenire e combattere i disastri ambientali, aggravati dall’avanzare del cambiamento climatico. La stima fa parte di un’analisi realizzata dall’Istituto di studi socioeconomici (Inesc) con l’ Folha de S. Paulo sulla base delle informazioni già diffuse dal governo federale.
In totale, secondo l’analisi, quest’anno ci saranno risorse per 1,7 miliardi di R$, rispetto a 1,9 miliardi di R$ nel 2024, che saranno descritte nella Legge di Bilancio annuale (LOA) che sarà votata dopo la pausa parlamentare, in Febbraio . Il voto è stato ritardato, il che ha finito per ostacolare la spesa pubblica all’inizio dell’anno.
La riduzione del budget per la prevenzione e il contrasto ai disastri ambientali avviene in un anno considerato importante – e delicato – dal governo, a causa dello svolgimento della COP 30 a Belém, a novembre. I ministeri coinvolti hanno dichiarato di essere impegnati nelle azioni necessarie per prevenire e mitigare i disastri su tutto il territorio nazionale (vedi sotto).
La riduzione del budget, però, preoccupa gli esperti che evidenziano la necessità di investimenti nella prevenzione per evitare costi ancora maggiori nelle reazioni alle emergenze. Nel 2024, il governo ha dovuto rilasciare crediti straordinari per un totale di 6,9 miliardi di R$ per far fronte alle conseguenze dei disastri naturali, molti dei quali legati alla tragedia ambientale nel Rio Grande do Sul.
“Le risorse sono state storicamente insufficienti. Servono solo a porre rimedio a situazioni in cui abbiamo bisogno di prevenzione per attaccare non gli effetti, ma le cause di questi cambiamenti”, ha affermato Sheilla Dourado, consigliere politico dell’Istituto di studi socioeconomici (Inesc).
Oltre alla riduzione dei finanziamenti federali, sono diminuiti anche gli emendamenti parlamentari stanziati per il programma sui disastri climatici, passando da 69,9 milioni di R$ nel 2024 a 39,1 milioni di R$ nella proposta di bilancio per il 2025. Solo Pernambuco, tra gli stati più vulnerabili a frane, inondazioni e alluvioni, ha ricevuto uno specifico emendamento, del valore di 400mila real, finalizzato al contenimento delle pendenze urbane.
Il Centro nazionale per il monitoraggio e l’allarme dei disastri naturali (Cemaden), responsabile del monitoraggio delle aree a rischio, è riuscito a ottenere una proposta di 19,9 milioni di R$ per il 2025. Nonostante ciò, l’organismo ha subito tagli nel 2024, quando il budget iniziale di 19,1 milioni di R$ era ridotto a R$14,8 milioni.
Il Ministero dell’Integrazione ha dichiarato che lo sblocco dei crediti straordinari per il 2025 dipenderà dalle condizioni meteorologiche, mentre il Ministero delle Città ha evidenziato un aumento dei finanziamenti per le azioni di drenaggio urbano e contenimento dei pendii, che sono passati da 639 milioni di R$ nel 2024 a 658 milioni di R$ l’anno prossimo.
“Sotto il governo del presidente Lula, i maggiori investimenti per le azioni preventive sono stati garantiti, con 15,8 miliardi di R$ stanziati per lavori di drenaggio e 1,7 miliardi di R$ per contenere le pendenze”, ha dichiarato il ministero.
Tuttavia, gli esperti avvertono che il taglio al bilancio complessivo riflette una mancanza di priorità nella lotta al cambiamento climatico.
“Ciò che mostrano questi dati è qualcosa che già sappiamo, ovvero la mancanza di priorità da parte delle autorità pubbliche nella lotta al cambiamento climatico”, ha concluso Sheilla Dourado.
Poiché Bahia, Espírito Santo e Pernambuco concentrano il 42,7% della popolazione in zone a rischio, la riduzione degli investimenti lancia un allarme. Senza misure preventive, il Paese potrebbe affrontare costi ancora più elevati e impatti devastanti in uno scenario di eventi meteorologici estremi sempre più frequenti.
