Il Brasile vive uno scenario di “presidenzialismo giurisdizionale”, afferma Creomar de Souza a WW
Il politologo Creomar de Souza, amministratore delegato della società di analisi politica Dharma, ha affermato che il Brasile sta vivendo uno scenario complesso in quello che lui chiama “presidenzialismo giurisdizionale”.
Lo ha affermato nel corso di un’intervista al quotidiano WW questo lunedì (02), commentando la decisione del Ministro Flávio Dino, del Tribunale Supremo Federale (STF), che ha imposto regole più severe per l’espansione degli emendamenti parlamentari nei prossimi anni.
“Esiste una coalizione informale tra la STF e l’esecutivo per cercare di dare gas a un esecutivo che non ha la maggioranza nella legislatura. Questa dinamica è accompagnata da presidenze molto deboli, il che contribuisce allo squilibrio tra i poteri”, valuta.
Per Creomar de Souza la STF cerca di agire su due fronti contemporaneamente. Da un lato si cerca di correggere evidenti distorsioni, come la mancanza di trasparenza negli emendamenti parlamentari. Dall’altro, cerca di “frenare la crescita della Legislatura” che, secondo lui, è il risultato di una “disfunzionalità politica” che segna il Brasile da almeno un decennio.
Il politologo sottolinea anche le carenze del processo legislativo ed esecutivo che hanno portato alla situazione attuale. Secondo Creomar, i consulenti del Congresso, soprattutto del Senato, erano consapevoli che i progetti di emendamenti, così come scritti, sarebbero stati contestati dalla STF.
“Tuttavia, il progetto è stato approvato e successivamente sanzionato dalla Presidenza della Repubblica, apparentemente ignorando i problemi evidenziati dalla Procura Generale (AGU)”, sottolinea.
Creomar valuta anche che la STF stia cercando, “con un ritardo di un decennio”, di risolvere due variabili in parallelo. “Ciò che la storia dimostra è che, normalmente, non si vince una guerra su due fronti. Forse è proprio questo il dilemma”, conclude.