Il Brasile registra tassi di povertà e povertà estrema più bassi dal 2012
La quota di popolazione considerata estremamente povera ha registrato un calo significativo, passando dal 5,9% al 4,4%; secondo l’IBGE il livello di disuguaglianza razziale si è stabilizzato
Tra il 2022 e il 2023, il Brasile ha registrato una significativa riduzione della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà, con un tasso sceso dal 31,6% al 27,4%. Si tratta del tasso più basso dal 2012, che fa sì che 8,7 milioni di persone abbandonino questa condizione, per un totale di 59 milioni di brasiliani in situazione di povertà. Anche la povertà estrema ha mostrato un calo significativo, dal 5,9% al 4,4%, che rappresenta la percentuale più bassa dal 2012. Circa 3,1 milioni di persone sono uscite da questa situazione, per un totale di 9,5 milioni di persone che vivono con meno di 2,15 dollari al giorno. Nel 2023, i dati indicano che il 51% della popolazione rurale e il 24,5% della popolazione urbana vivevano in case che ricevono benefici da programmi sociali. Tra i bambini da 0 a 14 anni questa percentuale è ancora più alta, raggiungendo il 42,7%, evidenziando l’importanza delle politiche sociali nel mitigare la povertà.
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È migliorata anche la situazione dei giovani tra i 15 ei 29 anni, con il numero di persone che non frequentano la scuola e il mercato del lavoro ridotto a 10,3 milioni, pari al 21,2% di questa fascia di età. In particolare, il 45,2% dei giovani in questa condizione sono donne di colore o di colore, evidenziando la necessità di politiche specifiche per questo segmento. Per quanto riguarda il reddito, i dati mostrano una significativa disparità tra i diversi gruppi razziali. Il reddito orario dei lavoratori bianchi era di 23,02 R $, superiore del 67,7% a quello dei lavoratori neri o di razza mista, che ricevevano 13,73 R $. Inoltre, gli uomini avevano un reddito orario medio di R$ 18,81, mentre le donne guadagnavano R$ 16,70, con una differenza del 12,6%.
Il tasso di informalità nel mercato del lavoro è stato del 40,7%, con un’evidente disparità razziale: il 45,8% dei lavoratori neri o di razza mista erano informali, rispetto al 34,3% dei lavoratori bianchi. Questa situazione evidenzia la necessità di politiche che promuovano la formalizzazione del lavoro. Infine, il sottoutilizzo della forza lavoro è stato del 18,0%, con il 14,4% per gli uomini e il 22,4% per le donne. Questi dati, che fanno parte della Sintesi degli indicatori sociali (SIS) diffusa dall’IBGE, rivelano un panorama complesso della situazione socioeconomica del Brasile, evidenziando progressi, ma anche sfide persistenti.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias