Il Brasile registra più di 68 milioni di morosi nel mese di ottobre
Secondo un sondaggio della Confederazione Nazionale dei Direttori di Negozio e della SPC, quattro brasiliani su dieci di età superiore ai 18 anni sono risultati negativi il mese scorso
La Confederazione Nazionale Gestori di Negozio e l’ SPC (Servizio Tutela Credito) ha rivelato dati allarmanti in merito predefinito in Brasile. Erano presenti più di 68 milioni di consumatori debiti in arretrato fino a ottobre, rappresentando il 41,2% della popolazione adulta. Ciò significa che quattro brasiliani su dieci di età superiore ai 18 anni erano negativi. Rispetto allo stesso periodo del 2023, il numero dei morosi è aumentato dell’1,13%, mentre da settembre a ottobre 2024 la crescita è stata dello 0,94%.
La fascia d’età più colpita da questa situazione è quella degli adulti tra i 30 e i 39 anni. Questo gruppo deve affrontare notevoli difficoltà, con il settore bancario concentrando la maggior parte dei debiti. I debiti bancari hanno registrato un aumento del 4,16% rispetto al periodo precedente. Questa crescita è attribuita a fattori economici come l’aumento del tasso Selic e la previsione di nuovi aumenti dei tassi di interesse, che rendono più difficile l’accesso al credito per molti consumatori.
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Lo scenario economico brasiliano è impegnativo, con molti cittadini che faticano a tenere aggiornati i propri conti. L’aspettativa di ulteriori aumenti dei tassi di interesse potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione, rendendo il credito meno accessibile e aumentando potenzialmente il numero dei morosi nel Paese. Questo panorama riflette un’economia in tensione, dove l’equilibrio finanziario delle famiglie è sempre più compromesso.
*Con informazioni di Beatriz Manfredini
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale