Dei 10,3 milioni di giovani che rientrano in questa categoria, 6,7 milioni sono donne tra i 15 e i 29 anni
O Brasile raggiunto, nel 2023, il tasso più basso di giovani tra i 15 e i 29 anni non impegnati in attività di studio o di lavoro dal 2012. Secondo i dati diffusi da IBGE questo mercoledì (4), il numero ammontava a 10,3 milioni, che rappresenta il 21,2% di questa fascia di età. Questo scenario è il risultato del riscaldamento del mercato del lavoro e dell’aumento delle presenze giovani nas scuole dopo la pandemia.
Sebbene si sia registrato un calo nel numero dei giovani “né né”, le donne e i giovani provenienti da famiglie a basso reddito continuano ad essere i più colpiti. Nel 10% delle famiglie con il reddito più basso, quasi la metà dei giovani (49,3%) era al di fuori del mercato del lavoro e istituti scolastici, mentre solo il 6,6% del 10% più ricco si trovava in questa situazione. Il tasso di “né né” tra i più poveri è aumentato dal 42,1% nel 2012 al 49,3% nel 2023.
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Dei 10,3 milioni di giovani che rientrano nella categoria “né né”, 6,7 milioni sono donne, ovvero il 27,9% del totale di questa fascia di età. Questo tasso è quasi il doppio di quello registrato tra gli uomini, pari al 14,7%. Le donne nere o brune affrontano gli ostacoli maggiori, con 4,6 milioni in questa condizione, che rappresentano il 45,2% del numero totale di giovani “né né”.
L’IBGE sottolinea che diversi fattori culturali e strutturali, come le responsabilità domestiche e la cura della famiglia, limitano la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Il concetto di “né-né” copre sia i giovani che non studiano e cercano lavoro, sia quelli che non sono disponibili a lavorare.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Inserito da Luisa dos Santos