Il Brasile dovrebbe adottare il semi-presidenzialismo? Guarda “Il grande dibattito”
Il commentatore Caio Coppolla e l’avvocato Alessandro Soares hanno discusso, questo venerdì (24), in O Grande Debate (dal lunedì al venerdì, alle 23), se il modello di governo semipresidenziale debba essere adottato in Brasile.
Giovedì (23), il ministro della Corte Suprema Federale (STF), Gilmar Mendes, ha dichiarato che l’adozione del sistema nel paese è una questione che merita ancora di essere analizzata dal mondo politico.
Il dibattito sull’argomento è all’esame della Camera dei Deputati dal 2022. Finora non ci sono state mosse concrete in seno al Congresso per riportare la questione in un dibattito forte.
Secondo un’indagine condotta dall’analista Victor Irajá insieme ai membri della Corte, nonostante l’espressa volontà del ministro Gilmar Mendes, non esiste al momento alcuna azione specifica da parte della STF su questo argomento.
Per Caio Coppolla il modello di governo non dovrebbe essere adottato in Brasile.
“Ovviamente no”, dice il commentatore. “Il Brasile ha adottato il presidenzialismo, innanzitutto, in virtù della Costituzione. Era il testo emanato dall’assemblea costituente eletta dal popolo. Ma questo orientamento è stato rafforzato da un plebiscito nel 1993”, continua.
Aggiunge anche che “non si potrà fare nulla finché il popolo non verrà nuovamente consultato”.
Alessandro Soares ritiene che la questione dell’adozione del semipresidenzialismo nel Paese “torna sempre in superficie”, come durante i governi di João Goulart e Getúlio Vargas, e mostra l’incapacità di una classe di vincere le elezioni.
“Nei momenti in cui i governi con radici popolari assumono la presidenza e, normalmente, le élite non sono in grado di vincere le elezioni, la questione del semi-presidenzialismo viene sollevata nuovamente come una sorta di misura per neutralizzare questa incapacità della classe dominante di vincere le elezioni”, sostiene l’avvocato.