Il Brasile assumerà la presidenza dei BRICS dal 2025
Con il motto “rafforzare la cooperazione globale nel Sud per una governance più inclusiva e sostenibile”, il Paese torna alla guida del blocco dopo sei anni
O Brasile sta per assumere la presidenza della Brics nel 2025, un gruppo che riunisce le maggiori economie emergenti del mondo, tra cui Russia, Cina, India, Sud Africa ed Emirati Arabi Uniti. Con il motto “rafforzare la cooperazione globale nel Sud per una governance più inclusiva e sostenibile”, il Paese torna alla guida del blocco dopo sei anni. Il professore di relazioni internazionali Vladimir Feijó, dell’Università Arnaldo, sottolinea che la sfida principale del Brasile sarà promuovere l’apertura economica e cercare accordi commerciali che possano compensare le difficoltà nei negoziati come l’accordo Mercosur-Unione Europea e le tariffe promesse da Donald Trump.
Oltre al commercio, altri temi rilevanti per la presidenza brasiliana includono la sicurezza informatica, la transizione energetica e il cambiamento climatico. Il Brasile intende fungere da collegamento tra gli accordi del G20 e la COP-30, che si svolgerà a Belém do Pará nel 2025. Il Paese è visto come una potenza emergente e ci sono grandi aspettative riguardo al suo impegno negli affari internazionali, dato il suo ruolo estensione territoriale, popolazione e tradizione diplomatica. Tuttavia, il Brasile si trova ad affrontare sfide interne, come le difficoltà nel dialogo tra le parti e le pressioni internazionali, che potrebbero incidere sulla sua coerenza nelle politiche nazionali.
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L’obiettivo principale dei Brics è riformare il sistema di governance globale, compresi meccanismi come il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il blocco è visto come una forza emergente che può influenzare la distribuzione del potere nel 21° secolo. Secondo il professore di relazioni internazionali, se l’ONU non verrà riformulata, c’è la possibilità che i BRICS creino un’istituzione parallela, con il sostegno di altri paesi. La partnership tra Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Egitto, Iran, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Etiopia è iniziata nel 2009, con il primo vertice svoltosi senza la presenza del Sudafrica.
Pubblicato da Luisa Cardoso