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Il Botafogo è stato eroico e brillante – 30/11/2024 – Tostão


Il Botafogo è per la prima volta campione della Libertadores. Anche con 10 giocatori dal primo minuto di gioco, è riuscito a segnare due gol. Artur Jorge è stato bravissimo, il protagonista della partita.

Dato che l’Atlético-MG attacca solo dai lati, crossando in area, l’allenatore ha rinforzato la marcatura dai lati e Galo, senza alcuna creatività a centrocampo, ha creato occasioni da gol solo con palloni alti in area. Così ha segnato il gol nel secondo tempo, ma non è stato sufficiente.

Molti diranno che l’allenatore Artur Jorge ha fatto una cosa ovvia. Pochi fanno l’ovvio.

John Textor, proprietario della SAF do Botafogo, ha detto prima della partita che la squadra ha raggiunto la finale della Libertadores prima del previsto. E’ il campione con grandi possibilità di vincere anche il Brasileirão. La squadra ha anche superato il sospetto di non riuscire a sopportare la pressione psicologica derivante dalla perdita del campionato dell’anno scorso quando aveva un grande vantaggio. Queste cose succedono solo con Botafogo.

Nel calcio e in tutti gli sport ad alta competitività è sempre presente la paura degli atleti di non essere capaci e di perdere la partita, a maggior ragione una decisione. Le grandi squadre e gli atleti campioni sono quelli che riescono a superare queste difficoltà. Non sono quelli che dicono di essere calmi e di non sentire la pressione emotiva.

Il Botafogo assomiglia al Liverpool nel modo in cui gioca. Senza paragoni di qualità, entrambe le squadre sono compatte, intense, segnano e difendono come un tutt’uno, recuperano palla velocemente e uniscono forza fisica e velocità al talento individuale.

Manchester City e Real Madrid, che hanno dominato il calcio mondiale negli ultimi anni, stanno attraversando un brutto momento. A differenza di Liverpool e Botafogo, entrambe le squadre danno priorità al possesso palla e allo scambio di passaggi fino a raggiungere la porta. Ci sono diversi giocatori infortunati in entrambe le squadre. Mancano i due grandi centrocampisti: Rodri, che non gioca da molto tempo, e Kross, che ha smesso di giocare.

Le grandi squadre attaccano e difendono bene. Cruzeiro, Bahia e Grêmio si scambiano tanti passaggi, avanzano con tanti giocatori, ma lasciano tanti spazi in difesa. Bahia crea quasi sempre numerose occasioni da gol e spesso perde, per errori di rifinitura e fragilità difensiva.

Anche il calcio ha una logica. In un campionato lungo e a punti, come il Brasileirão, alla fine prevalgono le squadre più forti, con rare sorprese.

Il Fortaleza, che non ha giocatori dello stesso prestigio di quelli delle altre grandi squadre, è tra i primi in classifica perché si prepara da tempo. Il Fluminense, che lotta per evitare la retrocessione, non ha potuto resistere alla gloria e alla pressione del titolo Libertadores.

In questa fase finale di decisioni, spero che i vincitori e i vinti non creino disordini. Devi sapere come vincere e perdere.

L’Atlético-MG ha lottato coraggiosamente. Dopo l’eliminazione della squadra brasiliana nella prima fase dei Mondiali del 1966, dopo essere stato due volte campione nel 1958 e nel 1962, il più grande poeta Carlos Drummond de Andrade scrisse una poesia per gli atleti brasiliani: “Dopo l’ora radiosa/ la dura ora di sport,/ senza il quale non c’è premio che conforti,/ perché perdere è toccare qualcosa/ oltre la vittoria, è ritrovarsi/ in quel punto dove tutto comincia/ nascere dal perduto, lentamente”.


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