Il bonus salariale avrà meno beneficiari nel 2026
La proposta di taglio della spesa del governo di Luiz Inácio Lula da Silva (PT), inviata al Congresso la scorsa settimana, ridurrà il numero di persone che ricevono il bonus salariale. Se approvata, la modifica entrerà in vigore nel 2026, nel bel mezzo di un anno elettorale.
Il governo vuole limitare il beneficio fino a 1,5 salari minimi, attraverso una regola di transizione che terminerà nel 2035. Il cambiamento consentirà un risparmio di 18,1 miliardi di R$ entro il 2030.
Il beneficio è visto dal governo come costoso e inefficiente, poiché raggiunge un numero limitato di lavoratori. La spesa per questa voce è aumentata lo scorso anno, passando da 25,6 miliardi di R$ nel 2023 a 28 miliardi di R$ nel 2024. Nel 2025 dovrebbe superare i 30 miliardi di R$.
Il ministro delle Finanze, Fernando Haddad, ha affermato, nella conferenza stampa di presentazione del pacchetto di spesa, che il bonus salariale “ha perso la sua ragion d’essere” a causa di “vari programmi [sociais] superiori che sono stati creati”.
La proposta prevede una norma transitoria
Attualmente il beneficio annuo viene concesso a chi percepisce fino a 2 salari minimi al mese e varia a seconda del periodo lavorato durante l’anno. Il valore massimo è un salario minimo.
Per essere idoneo, il dipendente deve aver lavorato per almeno 30 giorni all’anno e contribuito al Programma di integrazione sociale (PIS), nel caso del settore privato, o al Programma di formazione patrimoniale dei dipendenti pubblici (PASEP).
L’importo del pagamento si riferisce al salario minimo di 2 anni prima. Il bonus trasferito dal governo ai lavoratori nel 2024 si riferisce al periodo lavorato nel 2022, quando il salario minimo era di 1.212 R$. I beneficiari, quindi, sono coloro che hanno guadagnato fino a R$ 2.424 al mese nell’anno base. Per il 2025 verrà preso in considerazione il salario minimo del 2023, quando il valore era di 1.320 R$.
Secondo la proposta di Haddad, l’anno base continuerebbe ad essere in ritardo. Il valore di R$2.640 al mese continuerà ad essere il riferimento per gli anni successivi e verrà aggiornato in base all’inflazione. Allo stesso tempo, il salario minimo subirà un aggiustamento maggiore, fino al 2,5% al di sopra dell’inflazione.
“Poiché il salario minimo aumenterà al di sopra dell’inflazione, questo valore convergerà gradualmente a 1 salario minimo e mezzo nel corso degli anni. Quando si raggiungerà 1 salario minimo e mezzo, la regola attuale prevarrà nuovamente. È come se venissimo gradualmente abbassati da 2 a 1,5 [salário mínimo]ma senza danneggiare le persone che attualmente guadagnano 2.640 R$”, ha spiegato il ministro.
Il pacchetto di spesa dovrà essere approvato da Camera e Senato entro il 18 dicembre, data di chiusura del calendario legislativo.