Tutte le notizie

Il Barça si rilassa a Balaídos | Calcio | Sport


Lamine Yamal non ha giocato e il Barça non ha vinto a Vigo una partita che aveva risolto con Raphinha. Non ha perso, come a Pamplona – dove Lamine è intervenuto solo mezz’ora – e a San Sebastián, ma ha invece rinunciato al pareggio, un risultato senza precedenti nella competizione ufficiale dall’arrivo di Flick. I risultati affermano comunque che ci sono due Barça a seconda che Lamine giochi o meno. Uno conta solo le vittorie (11) e l’altro non sa vincere (3) come si è visto a Vigo. Negli ultimi dieci minuti, il Celta ritrova la fortuna che gli era stata negata per più di un’ora quando l’attacco del Barça aveva avuto la meglio. I blaugrana escono dal match con l’espulsione di Casadó e vengono condannati per un errore di Koundé. La vittoria, necessaria ai tifosi del Barcellona nei momenti di dubbio, era impossibile senza Lamine e senza Casadó.

2

Vicente Guaita, Carl Starfelt, Marcos Alonso, Óscar Mingueza, Javi Rodríguez, Jonathan Bamba (Alfon González, min. 61), Hugo Álvarez, Ilaix Moriba, Fran Beltrán (Hugo Sotelo, min. 74), Iago Aspas (Pablo Durán, min. 89) e Tasos Douvikas (Borja Chiese, min.

2

Iñaki Peña, Iñigo Martínez, Pau Cubarsí, Jules Koundé, Gerard Martín (Héctor Fort, min. 45), Dani Olmo (Pablo Torre, min. 88), Raphinha, Pedri (Fermín López, min. 74), Marc Casadó, Gavi (Frenkie de Jong, min. 74) y Robert Lewandowski (Pau Víctor, min. 88)

Obiettivi
0-1 minuto. 14: Raffina. 0-2 minuti 60: Lewandowski. 1-2 minuti 83: Alfonso González. 2-2 minuti 85: Hugh Alvarez

Arbitro Cesare Soto Grado

cartellini gialli

Gerard Martín (min. 2), Aspas (min. 45), Javi Rodriguez (min. 59), Marc Casado (min. 74), Hector Fort (min. 80), Hugo Sotelo (min. 86), Fermín López (min. 90° minuto), Moriba Kourouma (92° minuto), Marcos Alonso (94° minuto).

cartellini rossi

Marc Casado (min. 81)

Il Barça non ha attaccanti o ali in forma nel roster per sostituire Lamine, un giocatore che, peraltro, di solito ha un’influenza decisiva nel gioco, capace di condizionare il proprio gioco e quello degli altri, sbilanciato in campo avversario come in Montjuïc. Flick, invece, ha così tanti centrocampisti che sulla panchina del Balaídos si sono seduti De Jong, Fermín e Pablo Torres. Il compagno di Casadó è stato Gavi, titolare dopo un anno infortunato, mentre Olmo era all’estremità sinistra dell’attacco e Raphinha si è spostato al solito destro di Lamine. Non è stato facile aprire il campo o crossare centrando perché neanche l’infortunato Bucket giocava e Gerard Martín ha preso il suo posto. Il Barcellona non è riuscito ad adattarsi.

Il piano e il calcio del Barça hanno influenzato in alcun modo la formazione di Giráldez, senza che la sua squadra perdesse coraggio o gioia a Balaídos. In assenza di Swedberg, l’allenatore ha optato per Douvikas e il Celta è andato in partita senza indugio, molto sotto pressione e legato alla velocità di Bamba e all’opportunismo di Aspas, che ha perdonato il gol dopo che Mingueza ha messo la palla nell’area piccola di Iñaki Peña. I blaugrana non avevano né palla né controllo della partita e il loro gioco è stato discontinuo in una partita simile a quella giocata quindici giorni fa ad Anoeta. La differenza è che il gol del Barcellona alla prima occasione era valido, a differenza di quello in cui il Var annullò Lewandowski a San Sebastián e che il Real era una squadra migliore e ha avuto più fortuna del Celta.

Mingueza si è mangiato il rimbalzo di un pallone servito dal suo campo da Koundé e Raphinha non ha perdonato il portiere di sinistro dopo aver spezzato il break all’ex terzino del Barça. L’errore di Mingueza ha condannato momentaneamente la squadra azzurra, che ha ristretto molto bene il campo e non ha smesso di raggiungere l’area del Barça, mal difesa, disallineata nel tentativo di lanciare la palla del fuorigioco, senza rispondere alle grida di Iñigo Martínez. La carica dei ragazzi di Giráldez è costante come l’ultimo passaggio e impreciso l’approccio alla porta di Iñaki Peña, ottimo comunque su un tiro dalla media distanza di Ilaix Moriba. Giráldez aveva individuato molto bene i difetti del Barcellona e Flick non sapeva come temperare l’intensità del Celta.

I tifosi del Barcellona sono inferiori con e senza palla perché la combinazione Gabi-Pedri-Olmo è appena entrata in gioco mentre la squadra di Vigo chiede l’espulsione di Gerard Martín. La seconda carta della squadra sembrava così chiara da provocare la rabbia e il rimprovero di Aspas. L’allenatore non ha voluto rischiare altro tempo con Martín e nell’intervallo lo ha sostituito con Héctor Fort. I tifosi del Barcellona si stabilizzano e Olmo concentra la sua posizione per garantire un miglior possesso palla senza trovare spazi per raggiungere Guaita. L’unica minaccia del Barça era Rafhinha. L’affronto del Celta ha richiesto più velocità e precisione nella circolazione della pelle da parte di un timido Barça.

In assenza di passanti, Rafhinha si è dato da fare. Il brasiliano salta ancora su Mingueza e l’errore del difensore finisce sui piedi di Lewandowski. L’attaccante ha lottato a singhiozzo per impossessarsi della palla fino a quando è riuscito a tirare e battere Guaita. Adesso sono 15 i gol di Lewandowski in campionato e cinque nelle ultime tre partite contro il Celta. La solvibilità del polacco si è fatta notare quanto quella di Peña mentre lo squilibrio di Aspas contrastava con la concentrazione di Raphinha, sempre attento nello smarcamento e nel tiro, negato solo dal bastone di Guaita. La partita, però, prende una svolta con l’espulsione di Casadó e un successivo errore di Koundé che portano all’1-2 di Alfon. Il gol infiamma il Celta e subito dopo arriva il 2-2 con un’azione di Hugo Álvarez dopo un break di Héctor Fort per la gioia di Balaídos. Non è mai stato un campo favorevole per il Barça e tanto meno per una squadra senza Lamine e che si è indebolita in modo preoccupante dopo essere già caduta ad Anoeta.



source

Leave a Response

Luca

Luca

Luca
Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.