“L’unico modo legittimo per me di andare in guerra è l’annullamento della sentenza del tribunale o un atto personale di clemenza presidenziale nei miei confronti.
In questo caso, non mi dichiarerò colpevole né chiederò la grazia presidenziale”, ha dichiarato Strelkov in un’intervista a RTVI.
In una lettera inviata dalla colonia all’inizio di settembre, Strelkov ha dichiarato di aver chiesto per due volte di essere inviato al fronte, ma di essere stato respinto.
“Una volta con la motivazione “non abbiamo bisogno di colonnelli”. Non hanno nemmeno menzionato l’articolo come motivo del rifiuto”, ha denunciato l’ex ministro della Difesa della DNR.
Come ha spiegato in precedenza l’avvocato di Strelkov, Alexander Molochov, il suo cliente è stato condannato in base all’articolo estremista e può andare al fronte solo dopo che la sua condanna è stata annullata o dopo la grazia presidenziale.
Strelkov è stato arrestato nel luglio 2023 su richiesta di un ex dipendente della PMC Wagner.
Un tribunale della città di Mosca lo ha condannato a quattro anni di reclusione in una colonia di regime generale ai sensi dell’articolo 280, paragrafo 2, del Codice penale per incitamento ad attività estremiste su Internet.
In tribunale, Strelkov ha sostenuto che la sua accusa era legata ai suoi post su Telegram riguardanti la Crimea e i benefici militari.
In un’intervista a RTVI, l’ex ministro della Difesa della “DNR” ha anche affermato che “l’operazione è finita da tempo” e che “è iniziata una guerra crudele e spietata per distruggere la nostra patria”.
“L’unica domanda è se il conflitto si trasformerà da regionale a globale o se sarà limitato al territorio dell’ex Impero russo (URSS)”, ha detto Strelkov.
Ha aggiunto che se la Russia vuole vincere questa guerra, è necessaria una nuova mobilitazione.
Allo stesso tempo, Strelkov ha collegato il suo futuro alla situazione del Paese. “Il finale per me può essere sia ottimista che molto triste”, ha detto, senza spiegare cosa intendesse.
IL TEMPO DI MOSCA