I venezuelani protestano contro i risultati delle elezioni presidenziali
Nicólas Maduro non è l’uomo che molti venezuelani vorrebbero vedere alla guida del Paese.
Gli oppositori del rieletto presidente venezuelano Nicólas Maduro mercoledì hanno nuovamente protestato nelle strade della capitale contro i contestati risultati delle elezioni presidenziali di un mese fa. La TASR riferisce sulla base di un rapporto dell’AP.
Al potere grazie a polizia ed esercito
Le elezioni si sono tenute il 28 luglio e, nonostante le prove schiaccianti di una vittoria del candidato Edmundo González Urrutia, Maduro è stato dichiarato vincitore, ha sottolineato l’AP. Di conseguenza, la trasparenza delle elezioni è stata condannata a livello internazionale e i rappresentanti di diversi Paesi, insieme all’opposizione, hanno chiesto che i risultati dettagliati fossero resi pubblici.
L’opposizione fa anche riferimento alle migliaia di fogli di conteggio che ha raccolto e pubblicato su Internet. Secondo l’opposizione, essi contraddicono la recente sentenza della Corte Suprema che ha confermato la vittoria del presidente in carica.
I sostenitori di Maduro mercoledì hanno previsto anche manifestazioni a sostegno del presidente, descrivendo le proteste come un tentativo di scatenare disordini in tutto il Venezuela. Allo stesso tempo, il presidente si affida alle forze di sicurezza per mantenere la sua posizione durante la crisi, con il loro aiuto, riferisce l’AP.
Migliaia di detenuti
Martedì il presidente ha nominato il capo del partito al potere Diosdado Cabello come ministro degli Interni, che supervisiona anche le forze di polizia. Nel farlo, Cabello ha dichiarato che non avrà pietà per gli oppositori del governo. Finora sono state arrestate più di 2.000 persone, tra cui giornalisti, politici e studenti. La nomina ha quindi fatto temere un peggioramento della situazione.
La detenzione è stata anche un tema centrale della riunione di emergenza di mercoledì dell’Organizzazione degli Stati Americani a Washington. Si è discusso del rapporto della Commissione interamericana per i diritti umani sulle violazioni dei diritti umani. La Commissione condanna inequivocabilmente la pratica della violenza istituzionale nel contesto del processo elettorale in Venezuela”, ha dichiarato l’avvocato delle Barbados e membro della Commissione Roberta Clarke. “La democrazia e lo stato di diritto devono essere ripristinati”, ha aggiunto.
La Commissione ha invitato le autorità venezuelane a fermare tutte le azioni che “provocano paura” nella popolazione, comprese le detenzioni arbitrarie e l’uso della violenza da parte di attori non statali fedeli a Maduro. Ha inoltre chiesto il rispetto della volontà del popolo venezuelano che chiede un cambiamento democratico.