Le truppe statunitensi nel nord-est della Siria sono state bersaglio di un attacco di droni.
Le truppe statunitensi nel nord-est della Siria sono state bersaglio di un . Secondo le prime notizie, nessuno è rimasto ferito. La TASR riporta questa notizia sulla base di un rapporto della Reuters.
Questo è il secondo attacco alle forze statunitensi in Medio Oriente negli ultimi giorni, che pone le basi per una possibile nuova ondata di attacchi da parte dell’Iran e dei suoi alleati.
Cresce il timore di una possibile nuova ondata di attentati
I timori di un’escalation del conflitto tra Iran e Israele sono cresciuti dopo l’assassinio a Teheran, la scorsa settimana, di Ismail Haniyeh, il leader del movimento militante palestinese Hamas, giunto in Iran per l’insediamento del presidente iraniano Massoud Pesekhtian. L’Iran e i gruppi militanti che sostiene attribuiscono la responsabilità dell’uccisione di Haniyeh a Israele, che non ha confermato né smentito ufficialmente.
Un recente attacco a Beirut, di cui Israele ha rivendicato la responsabilità, ha ucciso anche il comandante militare del movimento militante libanese Hezbollah, Fuad Shukr. Iran, Hezbollah e Hamas hanno giurato di vendicarsi contro Israele per questi attacchi, sollevando il timore in tutto il mondo di un’ulteriore escalation del conflitto in una regione in cui le tensioni sono aumentate dallo scoppio della guerra di Gaza. L’Iran ha affermato che gli Stati Uniti sono responsabili dell’uccisione di Haniyeh perché sostengono Israele.
Secondo le prime notizie, non ci sono stati feriti, ma gli esami medici sono ancora in corso. Stiamo valutando i danni”, ha dichiarato un funzionario statunitense a condizione di anonimato in merito all’attacco in Siria.
Gli Stati Uniti hanno truppe in Siria e Iraq
Cinque membri del servizio americano sono stati feriti nell’attacco di lunedì alla base aerea di Ajn al-Asad, nell’Iraq occidentale, che il Pentagono ha attribuito a gruppi armati sostenuti dall’Iran.
Le forze statunitensi hanno 900 truppe in Siria e circa 2.500 nel vicino Iraq, come parte di una coalizione internazionale arrivata in quei Paesi su richiesta del governo iracheno nel 2014, con la missione di combattere lo Stato Islamico, che all’epoca controllava ampie porzioni di territorio in Iraq.