I sentieri di Fernando Savater, i migliori testi della Kabbalah, il terremoto culturale del 1964 e gli altri libri della settimana
Il grande poema epico sulla Prima Crociata scritto da Torquato Tasso nel XVI secolo ha ispirato e ossessionato scrittori come Cervantes, Montaigne e Byron. Una nuova traduzione del famoso Gerusalemme liberata È il nostro Libro della settimana, di cui scrive Ignacio Peyró. “Uno dei tanti meriti dell’edizione di José María Micó è proprio quello di riportare il mito del Tasso in uno dei pochi periodi in cui sembra assente”, sottolinea. Allo stesso modo, risalta la maestria melodrammatica del poema in cui “ci sono apparizioni, profezie, bevande e incantesimi, mimetizzazioni, vecchi maghi, contadini che sono in realtà re, trappole per il mieleancelle che sono nate principesse e un giorno lo saranno di nuovo, marito e moglie si amano e amor di breve vista”. Un’opera con donne forti, in cui poesia e azione vanno di pari passo, la cui nuova edizione comprende un indice di personaggi e luoghi.
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‘Gerusalemme liberata’, di Torquato Tasso
Il leggendario poema epico sulla Prima Crociata è stato una fonte inesauribile di ispirazione. La nuova traduzione di José María Micó avvicina questo classico al lettore del nostro tempo. Critica a Ignacio Peyró.
‘Franco’, di José Pablo García e Paul Preston
La versione illustrata della biografia che l’ispanista pubblicò tre decenni fa sfrutta le potenzialità dell’interpretazione grafica per creare una nuova opera che affronta e consente nuove letture. Il disegno ricorda il dolore delle vittime e l’orrore che subirono. Critica di Álvaro Pons.
Poesia della Cabala. Poesie mistiche della tradizione ebraica, edizione di Peter Cole
Le poesie raccolte in questo volume non solo rappresentano il mistico, ma lo producono. Contribuiscono alla ricostruzione del cosmo dopo la catastrofe della creazione. Ce lo racconta Peter Cole, che ha tradotto inni e versi dal Sefer Yetzirá e dallo Zohar, dalla Cabala spagnola e italiana, dalla devozione chassidica, dagli ebrei musulmani e dal circolo di Safed. In totale, tre continenti e 1.500 anni di poesia mistica e secolare. Recensione di Juan Arnau.
‘Fernando Savater, la deriva di un intellettuale’, di Justo Serna
Lungi dall’essere una biografia ragionata, il nuovo saggio sul filosofo fondatore di ¡Basta Ya! traccia un percorso irregolare, capriccioso e non sistematico attraverso il suo lavoro. La Tribuna di Jordi Gracia.
“Eclissi”, di Jo Nesbo
Ricca di similitudini efficaci e facili, la prosa del ‘bestseller’ norvegese non prende mai il volo. Le sue trame, annegate nel sangue, contano solo per la curiosità che suscitano, non per le indagini in altri abissi che non porta mai a termine. Critica di Leonardo Padura.
“Il paracadutista” di Ana Campoy
Un romanzo su come la guerra divenne una macchina di trasformazione e trauma, ampliando il divario di status e posizione economica tra gli spagnoli. Recensione di Andrea Toribio.
‘Il giovane artista’, di Valerie Mréjen
In questo viaggio circolare attraverso la sua giovinezza, l’autrice supera gli esami di ammissione alla scuola tra una moltitudine di candidati, resiste alla riluttanza del suo ambiente familiare, impara a convivere con altri artisti e cerca di non cadere nello scoraggiamento. Recensione di Angela Molina.
“In una stanza sconosciuta”, di Damon Galgut
Nel suo nuovo libro, lo scrittore sudafricano porta il racconto di viaggio in una dimensione diversa. Il protagonista delle tre storie riunite in questo romanzo è una trascrizione dell’autore che condivide la sua intimità con gli sconosciuti che incontra lungo il cammino. Recensione di Gabi Martínez.
‘1964, quando la cultura divenne spettacolo’, di David G. Torres
Un saggio che tocca mille chiavi artistiche espone lo shock che visse il mondo culturale a metà del XX secolo. Il terremoto arrivò da diversi fronti con i Beatles, Susan Sontag, Umberto Eco e Andy Warhol. Recensione di Jordi Amat.
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