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I russi condannano un ex investigatore per corruzione record

Le tangenti che amava prendere erano sotto forma di criptovaluta bitcoin.

Martedì un tribunale di Mosca ha condannato un ex investigatore del Comitato Investigativo Russo (Sledkom) a 16 anni di carcere per corruzione record. Lo riferisce il TARS, in base a quanto riportato da Reuters e AFP.

L’ex investigatore Marat Tambiyev è stato riconosciuto colpevole di aver preso tangenti, preferendo prenderle principalmente sotto forma di criptovaluta bitcoin. Le tangenti sarebbero state pagate a Tambiyev dai membri del gruppo di hacker. Secondo l’agenzia di stampa TASS, si tratta del più alto importo di tangenti nella storia moderna della Russia. Tambiyev ha negato la sua colpevolezza.

Alta non solo la pena, ma anche la multa

Oltre alla condanna a 16 anni di carcere, il tribunale gli ha inflitto una multa di 500 milioni di rubli (circa 4,7 milioni di euro) e gli ha vietato di lavorare nelle forze dell’ordine dopo aver scontato la pena.

Martedì il tribunale ha anche condannato la sua collega di grado inferiore Kristina Lyakhovenko a nove anni di carcere per aver preso tangenti, abuso di potere e falsificazione di prove.

Gli avvocati di entrambi hanno dichiarato che i loro clienti faranno appello ai verdetti.

In Russia sono in corso numerose indagini relative alla corruzione ad alto livello, molte delle quali coinvolgono funzionari militari di alto livello, osserva la Reuters.

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Luca

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