Dei cinque arrestati dalla Polizia Federale (PF) questo martedì mattina (19), tre appartengono al gruppo d’élite dell’esercito chiamato “ragazzi neri”. Sono indagati anche altri, ai quali non è stata disposta la carcerazione preventiva.
I prigionieri sono: Rafael Martins de Oliveira, Rodrigo Bezerra de Azevedo e Hélio Ferreira Lima, secondo le indagini CNN.
“Black Kids” è il nome dato al personale militare diplomato al Corso di Operazioni Speciali dell’Esercito brasiliano, addestrato per svolgere missioni segrete e in ambienti ostili e politicamente sensibili.
I soldati – che hanno ricevuto il soprannome perché indossavano berretti neri durante le operazioni – sono caratterizzati come specialisti nella guerra non convenzionale, nella ricognizione speciale, nelle operazioni contro le forze irregolari e nell’antiterrorismo.
I “ragazzi neri” possono sottoporsi ad un addestramento intensivo in tre luoghi diversi: Comando Operazioni Speciali, a Goiânia, presso il Centro di Istruzione Operazioni Speciali, a Niterói, Rio, oppure possono completare l’addestramento a Manaus, presso la 3a Compagnia Forze Speciali.
Secondo lo Special Operations Instruction Center, il programma esiste dal 1957 ed è stato ispirato dal corso “Ranger”, con enfasi sul battaglione “Special Forces”, la principale unità di fanteria leggera e forza operativa speciale all’interno del Comando Operativo degli Stati Uniti Speciali dell’Esercito.
Il corso ha una durata massima di 23 settimane (in media 5 mesi) e insegna tattiche specifiche di operazioni speciali, quali, ad esempio, guerra irregolare e operazioni contro forze irregolari, “finalizzate a conseguire servizi politici, economici, psicosociali o militari rilevanti , prevalentemente, attraverso alternative militari non convenzionali”, spiegano le informazioni pubblicate dal Centro di istruzione per le operazioni speciali (CiOpEsp).
Queste missioni possono svolgersi sia in tempi di crisi o di conflitto, sia in tempi di pace e di regolarità istituzionale.
“Pugnale verde e giallo”
Secondo il PF, i ragazzi arrestati facevano parte del piano per uccidere il presidente eletto e vicepresidente Luiz Inácio Lula da Silva e Geraldo Alckmin nel dicembre 2022, dopo le elezioni – e prima dell’inaugurazione.
La pianificazione operativa dell’organizzazione si chiamava “Pugnale verde e giallo”. Gli omicidi di Lula, Alckmin e del ministro del Tribunale Supremo Federale (STF) Alexandre de Moraes avrebbero dovuto avvenire il 15 dicembre 2022, tre giorni dopo il diploma del membro del PT presso il Tribunale Elettorale Superiore (TSE).
Avrebbero pianificato l’assassinio di Lula e dell’allora vicepresidente eletto, Geraldo Alckmin (PSB), il 15 dicembre 2022. La pianificazione operativa dell’organizzazione si chiamava “Pugnale verde e giallo”.
Il PF ha inoltre riferito che il ministro è stato costantemente monitorato.
L’organizzazione ha inoltre previsto l’istituzione di un “Ufficio di gestione delle crisi istituzionali” per far fronte alle conseguenze delle azioni.
UN CNN cerca di contattare le difese dei prigionieri.
Vedi la cronologia delle esplosioni in Praça dos Três Poderes