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I prezzi degli hotel non rallentano in Spagna e accumulano un aumento del 42% dal 2019 | Aziende



I profitti delle società che gestiscono e sfruttano alberghi in Spagna continuano ad aumentare grazie anche alla moderata crescita dell’occupazione e soprattutto all’aumento esponenziale delle tariffe, che mostrano un aumento cumulato del 42% negli ultimi quattro anni, che ha ha portato a una media storica di 163 euro per camera per notte tra gennaio e ottobre 2024 rispetto a 115 euro nel 2019. Questo record di 163 euro è il risultato di tassi storicamente elevati in città come Marbella o Ibiza, con prezzi medi di 317 o 277 euro a notte nei dieci mesi, mentre la più “conveniente” è risultata Saragozza, con 74 euro a notte, tra le principali destinazioni nazionali analizzate.

Lo ha affermato questa mattina Alexander Robinson, direttore Industrial Partners della società di consulenza britannica STR, nel corso della conferenza annuale sugli investimenti alberghieri organizzata da Cushman & Wakefield, in cui ha sottolineato che i maggiori aumenti in Europa sono corrisposti però alla Grecia Italia, con prezzi che superano i livelli pre-pandemia del 50% e del 51%. “L’aumento delle tariffe in Spagna è stato il principale motore della crescita dei profitti, superando di gran lunga l’occupazione”, ha osservato durante la sua presentazione, in cui ha sottolineato che il profitto per camera disponibile (Revpar), il principale indicatore di redditività del settore alberghiero, è aumentato cresce a tassi a doppia cifra da settembre 2023.

Il rapporto della società di consulenza britannica per la Spagna anticipa che la crescita a due cifre degli ultimi anni ha rallentato quest’anno e lo stesso farà anche l’anno prossimo. Nella classifica elaborata, basata sui dati di Tourism Economics, che mette a confronto le 40 destinazioni più visitate al mondo, Madrid figura al diciottesimo posto, con una crescita degli utili prevista del 4%, mentre Barcellona figura al ventinovesimo posto. , con un incremento del 2%. Per quanto riguarda l’offerta disponibile, le Isole Baleari e le Isole Canarie continuano a concentrare il maggior numero di posti letto, anche se la crescita maggiore corrisponde a Malaga, Valencia e Siviglia, con incrementi annuali rispettivamente del 35%, 21% e 17%.

L’aumento dei prezzi e dei profitti è stato uno dei fattori determinanti affinché quest’anno possa chiudersi con una cifra storica per gli investimenti alberghieri. “Potrebbe superare i 3.000 milioni di euro. I 4.000 milioni di euro dell’anno scorso potrebbero non essere raggiunti, anche se ci sono operazioni aperte e trattative che garantiscono un’attività intensa anche nel 2025″, ha sottolineato Albert Grau, partner e condirettore di Cushman & Wakefield Hospitality in Spagna. I dati del 2023 sono stati falsati da due grandi operazioni: l’acquisto del 35% del portafoglio alberghiero di HIP (Blackstone) da parte del Singapore Sovereign Fund (GIC), che ha comportato oltre 1.000 milioni di investimenti, e l’acquisizione di due portafogli di 17 hotel da parte il Fondo Sovrano di Abu Dhabi per 600 milioni di euro.



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Luca

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