I paesi chiedono alle persone di lasciare il Libano, il nostro ministero non ha ancora lanciato un appello di questo tipo.
Il Ministero degli Affari Esteri slovacco ha pubblicato sul suo sito ufficiale solo raccomandazioni per il Libano.
Altri Paesi stanno invitando i loro cittadini che si trovano in Libano a lasciare il Paese il prima possibile. Dopo Svezia, Gran Bretagna e Stati Uniti, anche la Francia ha lanciato un appello. Anche Parigi ha invitato i cittadini a lasciare l’Iran a causa dell’escalation delle tensioni. Il Canada ha invitato i residenti a non recarsi in Israele a causa del conflitto in corso nella regione e dell’imprevedibile situazione della sicurezza.
Finora, il Ministero degli Affari Esteri slovacco ha emesso solo una raccomandazione di livello 3 per il Libano sul suo sito ufficiale l’11 luglio – una raccomandazione di “non viaggiare” (non viaggiare affatto o in determinate aree). “Si consiglia ai cittadini slovacchi di prendere in considerazione il deterioramento della situazione di sicurezza e l’instabilità della situazione politica ed economica interna del Paese e di rispettare la raccomandazione di non viaggiare in Libano, o di limitare il viaggio solo alle necessità”.
Agli inviti a non recarsi in Libano, Israele e Iran a causa dell’instabile situazione di sicurezza in Medio Oriente, o a lasciare il Paese, si sono aggiunti domenica Polonia e Italia. Il Segretario del Ministero degli Esteri polacco Andrzej Szejna ha dichiarato domenica a PAP che la Polonia è pronta ad evacuare i cittadini polacchi in caso di un’escalation del conflitto.
Anche le compagnie aeree stanno limitando i collegamenti sia con Israele che con il Libano.
La tensione in Medio Oriente è aumentata negli ultimi giorni. Ciò è dovuto principalmente agli attacchi in Libano e in Iran, che hanno ucciso il leader di Hamas Ismail Haniyeh e uno dei leader del movimento libanese Hezbollah, Fuad Shukra. Sia l’Iran che Hezbollah accusano Israele per la loro morte e promettono ritorsioni.
I politici israeliani, da parte loro, stanno parlando con durezza sulla scia di un attacco missilistico che ha ucciso 12 bambini in un parco giochi nelle alture del Golan occupate da Israele.
