I ministri tornano al Congresso per presentare emendamenti
Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) ha licenziato martedì (3) i ministri Carlos Fávaro, dell’Agricoltura e dell’Allevamento; André Fufuca, dello Sport; e Celso Sabino, del Turismo. L’informazione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione.
Come scoperto dall’ CNN, il licenziamento spetta solo al ritorno dei ministri ai loro posti al Congresso, per assegnare emendamenti parlamentari.
Torneranno alla carica di ministro non appena saranno completate le attività che desiderano svolgere come deputati.
Le dimissioni consentono inoltre ai ministri di essere liberi di votare al Congresso federale le misure di rilevanza per il governo, in particolare il PEC sui tagli alla spesa.
Essendo parlamentari (Fávaro, senatore, e Fufuca e Sabino, deputati), una volta licenziati, i ministri tornano a esercitare questo ruolo e a partecipare alle votazioni.
Il PEC sui tagli alla spesa è stato inviato al Congresso lunedì (2). La legislatura intende finalizzare le votazioni prima della pausa parlamentare, che inizierà ufficialmente il 23 dicembre.
I PEC hanno un processo specifico al Congresso. Alla Camera devono essere votati dalla Commissione Costituzione e Giustizia (CCJ) e poi, se approvati, vengono analizzati da un’apposita commissione prima di passare in plenaria, dove devono superare due turni di votazione, per esempio. Devono passare anche al Senato.
Una delle possibilità analizzate dal governo e dai vertici dei partiti era quella di associare la PEC inviata lunedì ad un’altra già in fase di elaborazione più avanzata. L’idea sarebbe quella di risparmiare tempo.
Oltre alla PEC sulla spesa, prima della pausa potranno essere votate la Legge di Bilancio annuale 2025 (LOA) e la Legge sugli orientamenti di Bilancio 2025.