Questo venerdì (15), attivisti di partiti e organizzazioni di sinistra hanno organizzato manifestazioni per porre fine alla giornata lavorativa 6×1 a San Paolo, Brasilia, Manaus, Belém, Fortaleza, Rio de Janeiro, Recife, Vitória e Porto Alegre.
Il tema ha avuto risonanza questa settimana a causa della Proposta di Emendamento alla Costituzione (PEC) presentata da Erika Hilton, leader della federazione PSOL – Rede alla Camera dei Deputati, che propone l’estinzione della giornata lavorativa 6×1.
La PEC propone di sostituire la giornata lavorativa 6×1 – in cui i dipendenti lavorano sei giorni alla settimana, prendendo un giorno libero – con una giornata lavorativa 4×3, con quattro giorni lavorativi e tre giorni liberi.
Gli eventi di oggi sono stati indetti dal Movimento Life Beyond Work (VAT) e approvati da Erika Hilton sui social media.
“Contiamo sulla presenza e sulla voce di ogni persona e movimento che sarà presente domani con un impegno: il diritto della classe operaia a una vita oltre il lavoro”, ha scritto giovedì Hilton sui suoi social network (14) .
San Paolo
La manifestazione che ha avuto luogo a San Paolo, in Avenida Paulista, ha avuto una scarsa partecipazione e ha visto la partecipazione del deputato federale Guilherme Boulos (PSOL-SP).
“La scala 6×1, in primo luogo, significa che il lavoratore è sovrasfruttato, non ha tempo per nulla, nemmeno per l’istruzione, per la qualificazione professionale, per prendersi cura di sé, per prendersi cura della propria famiglia. È una forma di sfruttamento molto perversa”, ha detto Boulos ai giornalisti.
I militanti hanno invaso un centro commerciale a Belém
A Belém, nel Pará, decine di attivisti hanno invaso Shopping Boulevard con le bandiere e hanno marciato per i corridoi gridando: “Lavoratore, fai attenzione, questa bilancia fa bene solo al capo”.
Non esistono studi sull’impatto della PEC
L’iniziativa arriva sulla scia del movimento Life Beyond Work (VAT), che ha guadagnato forza sui social media da settembre dello scorso anno.
Tutto è iniziato con un post contro il viaggio 6×1 realizzato dall’attivista Rick Azevedo, che lavorava come commesso in un negozio.
L’argomento è diventato virale e da allora il movimento è riuscito a raccogliere 1,5 milioni di firme su una petizione a favore della riduzione dell’orario di lavoro.
Difendendo la proposta, Erika Hilton (PSOL-SP) ha affermato che il PEC si basa solo su scale adottate in altri paesi, ma che non esiste nemmeno uno studio sull’impatto che causerebbe sull’economia brasiliana.
Recensioni
Analisti intervistati da Gazzetta del Popolo dicono che la proposta è populista e potrebbe essere una “trappola” per aziende e dipendenti.
Anche politici e rappresentanti di enti hanno utilizzato i social media per criticare il progetto.
Martedì, il presidente esecutivo dell’Associazione brasiliana dei bar e ristoranti (Abrasel), Paulo Solmucci Júnior, ha definito la proposta una “idea stupida”.
Secondo l’imprenditore, la richiesta di bar e ristoranti aperti sette giorni su sette viene dai clienti e non servirli creerebbe un problema finanziario.