Le borse europee hanno chiuso questo lunedì per lo più in ribasso (30), con trattative commerciali con liquidità molto limitata verso la fine dell’anno. La giornata si è concentrata sulle dichiarazioni dei direttori della Banca centrale europea (BCE) e sulle prospettive per la posizione dell’autorità nel 2025.
Martedì prossimo (31) alcuni mercati azionari europei chiuderanno prima del normale, mentre altri, come Francoforte e Milano, non saranno operativi.
L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha chiuso in calo dello 0,48%, a 504,73 punti.
Durante il fine settimana, il leader della BCE Robert Holzmann ha dichiarato in un’intervista che l’istituzione potrebbe impiegare più tempo per tagliare nuovamente i tassi di interesse, data la recente accelerazione dell’inflazione nella zona euro.
Questo lunedì è stato pubblicato che l’inflazione spagnola ha accelerato più del previsto nel mese di dicembre, rimanendo al di sopra del 2% per il secondo mese consecutivo e aumentando del 2,8% rispetto all’anno precedente, accelerando rispetto all’aumento del 2,4% di novembre.
Il direttore Yannis Stournaras ha affermato che la stabilità dell’inflazione nella zona euro vicino all’obiettivo del 2% – che dovrebbe essere raggiunto all’inizio del 2025 – lascia spazio a un maggiore allentamento monetario europeo, se le condizioni lo consentono.
Un altro leader, Klaas Knot, ha affermato che esiste una seria possibilità che scoppi una guerra commerciale. Secondo Knot, se il futuro governo degli Stati Uniti, sotto Donald Trump, imponesse nuove tariffe, la Cina potrebbe iniziare a vendere i suoi prodotti a prezzi più bassi all’Europa. In una situazione come questa, la Cina finirebbe per “esportare” la sua deflazione nel continente europeo, ha affermato il leader.
A Francoforte il DAX ha ceduto lo 0,38%, a 19.909,14 punti, chiudendo l’anno con un rialzo del 18,85%, il maggior rialzo tra le principali borse europee. In aggiunta al rialzo registrato nel 2023, l’indice ha accumulato un apprezzamento del 43% in due anni, che rappresenta il miglior biennio per il DAX in più di un decennio.
Il clou è l’avanzamento di SAP, che, trainato dalla performance delle aziende tecnologiche nel corso del 2024, è stato responsabile di circa un terzo dei guadagni dell’indice nell’anno, secondo il quotidiano L’economista. A Milano il FTSE MIB avanza dello 0,07%, a 34.186,18 punti, chiudendo l’anno con un progresso del 12,63%.
A Londra il FTSE 100 perde lo 0,35% a 8.121,01 punti. A Parigi, il CAC 40 è sceso dello 0,57%, a 7.313,56 punti. A Madrid, l’Ibex35 è salito dello 0,08%, a 11.540,90 punti. A Lisbona, il PSI 20 è sceso dello 0,10%, a 6.367,38 punti.
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