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I mercati azionari europei chiudono per lo più in rialzo, con prospettive di allentamento monetario sul radar


I mercati azionari europei hanno chiuso per lo più in rialzo questo lunedì (25), in una sessione in cui sono guidati dalle prospettive di maggiori tagli degli interessi da parte della Banca Centrale Europea (BCE) volti a stimolare l’attività nella regione. Le prospettive sono state rafforzate dalla pubblicazione di deboli indicatori di attività.

La giornata ha visto anche un’accoglienza favorevole per l’annuncio del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump di aver scelto Scott Bessent, manager del gruppo Key Square, per il Dipartimento del Tesoro americano.

L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha chiuso in rialzo dello 0,14%, a 509,18 punti.

Il mercato ha ricevuto ancora un altro dato debole dalla Germania. L’indice della fiducia delle imprese nel paese è sceso più del previsto, secondo un sondaggio pubblicato lunedì dall’istituto tedesco Ifo. Per l’istituto l’economia tedesca vacilla. La scorsa settimana, i dati hanno mostrato che il prodotto interno lordo (PIL) della Germania si è ridotto.

Il capo economista della BCE Philip Lane ha sostenuto che i leader dovrebbero mantenere le decisioni monetarie “incontro dopo incontro”, senza offrire un percorso specifico per i tassi di interesse. Lane ha osservato che i prezzi dei servizi devono ancora rallentare nell’Eurozona per contribuire a mantenere l’inflazione in modo sostenibile al target del 2%, cosa che secondo lui avverrà per tutto il 2025.

D’altra parte, il direttore ritiene che sia necessario ridurre gradualmente i tassi di interesse. Secondo Julius Baer, ​​è aumentata la probabilità di tagli dei tassi più rapidi e aggressivi, ad esempio un taglio di 50 punti base alla prossima riunione di dicembre. “Ciò accelererebbe il percorso verso una politica monetaria di sostegno”, valuta la banca svizzera.

Il settore bancario è stato al centro dell’attenzione durante la sessione, dopo che UniCredit ha proposto l’acquisto di Banco BPM per 10 miliardi di euro (10,5 miliardi di dollari). La mossa arriva dopo che UniCredit ha incontrato ostacoli alla sua proposta di acquisizione della tedesca Commerzbank.

A Milano il titolo Unicredit crolla del 4,77%, il calo più grande del FTSE MIB, eccezione tra le Borse, che crolla dello 0,20%, a 33.427,72 punti. BPM è salito del 5,48%, il maggiore aumento della giornata in città.

A Francoforte la Commerzbank ha ceduto il 4,95%, mentre il DAX è salito dello 0,45% a 19.409,65 punti. La potenziale unione di Unicredit con Banco BPM creerebbe un istituto con una capitalizzazione di mercato di 72,4 miliardi di euro, superando Intesa Sanpaolo come maggiore istituto di credito italiano e il Banco Santander spagnolo come maggiore banca della zona euro in termini di valore.

A Londra, le azioni di Anglo American sono aumentate dell’1,36%, dopo che la società ha venduto la restante parte delle sue attività nel settore del carbone australiano a Peabody in un accordo da 3,8 miliardi di dollari, mentre concretizza i suoi sforzi di ristrutturazione.

In città, il FTSE 100 avanza dello 0,36%, a 8.291,68 punti. A Parigi, il CAC 40 è salito dello 0,03%, a 7.257,47 punti. A Madrid, l’Ibex35 è avanzato dello 0,79%, a 11.748,50 punti. A San Paolo, il PSI 20 è aumentato dello 0,47%, a 6.438,88 punti.

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