I mercati azionari europei hanno chiuso per lo più in rialzo questo martedì (14), dopo due sessioni di ribassi e rialzi dei tassi di interesse sui titoli sovrani. Tra gli impulsi c’è stato un certo sollievo dalle probabili politiche tariffarie del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, oltre ad indicatori di inflazione americana più leggeri.
D’altro canto, le azioni delle società energetiche, che negli ultimi giorni erano in rialzo, hanno subito la pressione della correzione del prezzo del petrolio.
L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha chiuso in ribasso dello 0,07%, a 508,31 punti.
Per Deutsche Bank il miglioramento della propensione al rischio avviene alla luce delle aspettative di una graduale implementazione dei dazi da parte del governo Trump, a seguito di un report di Bloomberg rilasciato lunedì sera.
Inoltre, l’aumento più modesto del previsto dell’indice dei prezzi alla produzione (PPI) e della stabilità di base a dicembre sono stati valutati come “incoraggianti” da Capital Economics.
In Europa, il primo ministro francese François Bayrou ha confermato martedì l’obiettivo di stabilire un deficit fiscale pari al 5,4% del PIL nel 2025.
La cifra rappresenta un aumento rispetto all’obiettivo di circa il 5% del Pil fissato dal predecessore di Bayrou, Michel Barnier, che è stato rimosso dall’incarico nel mezzo dell’impasse dell’approvazione del bilancio.
Il primo ministro ha sostenuto che il Paese non può ignorare l’importanza dell’attuazione della riforma delle pensioni. A sua volta, la questione è oggetto di polemiche, e ha innescato contrasti con le ali della sinistra del Parlamento, dando maggiore instabilità alla politica francese.
Il ministro delle Finanze britannico, Rachel Reeves, ha rafforzato questo martedì l’impegno per la sostenibilità fiscale, in un contesto di turbolenza nel mercato dei Gilts.
Anche le azioni delle società di lusso hanno dato impulso ai mercati, dopo che il gruppo italiano della moda Brunello Cucinelli ha registrato ricavi migliori del previsto nel quarto trimestre, nonostante lo scenario di rallentamento della domanda, mettendo a fuoco l’inizio della stagione degli utili nel continente.
A Milano il titolo Brunello Cucinelli avanza del 2,01%, dove il FTSE MIB avanza dello 0,93%, a 35.124,59 punti. A Parigi, il gruppo LVMH avanza dello 0,82%, mentre il CAC 40 avanza dello 0,20%, a 7.423,67 punti.
A Londra il FTSE 100 cede lo 0,28%, a 8.201,54 punti, penalizzato dai titoli legati alle materie prime. Le azioni BP sono scese del 2,54%, dopo che la compagnia petrolifera si è unita ai suoi concorrenti e ha tagliato le proiezioni per i risultati del quarto trimestre. A Francoforte il DAX ha chiuso in rialzo dello 0,64%, a 20.261,41 punti.
A Madrid, l’Ibex35 è salito dello 0,56%, a 11.753,60 punti. A Lisbona, il PSI 20 è avanzato dello 0,73%, a 6.376,82 punti.
Il minimo ha un aumento reale, ma il potere d’acquisto rimarrà stagnante fino al 2026