I mercati azionari europei chiudono in rialzo, spinti dalle aspettative sui tassi di interesse
Le borse europee chiuso dentro alta questo venerdì (17) in un periodo che è stato segnato da guadagni per le azioni europeeche ha portato al rinnovamento dei principali indici delle Borse di Londra e Francoforte documenti storici.
Le prospettive di allentamento monetario da parte delle maggiori banche centrali ha sostenuto le azioni, che tengono conto anche delle indicazioni sui dazi da parte del governo del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, e della pubblicazione dei bilanci.
L’indice paneuropeo Stoxx600 chiuso dentro aumento odierno dello 0,69%, a 523,65 punti.
Il prolungamento del rally europeo è dovuto al sollievo fornito dal calo dei rendimenti dei titoli di Stato locali e statunitensi, valuta Swissquote.
La banca svizzera rileva che i mercati hanno iniziato a scontare un maggiore allentamento monetario su entrambe le sponde dell’Atlantico, sebbene i dati recenti indichino ancora la persistenza dell’inflazione.
Questo venerdì, Eurostat ha confermato un’accelerazione dell’inflazione al consumo (CPI) nella zona euro, ad un tasso annuo del 2,4% a dicembre.
La BCE non dovrebbe avere fretta di normalizzare la politica monetaria, ha difeso il direttore e presidente della Banca centrale tedesca Joachim Nagel.
A suo avviso, l’approccio cauto è necessario dato l’alto livello di incertezza e l’elevata inflazione, con il continuo aumento “dinamico” dei prezzi dei servizi.
A Francoforte il DAX ha guadagnato l’1,17% a 20.897,46 punti. A Milano il FTSE MIB avanza dell’1,35%, a 36.267,63 punti.
Il calo delle vendite al dettaglio nel Regno Unito a dicembre ha aumentato le scommesse sui tagli dei tassi di interesse da parte della Banca d’Inghilterra (BoE) quest’anno.
La BoE è in una posizione in cui può ridurre preventivamente i tassi di interesse per bilanciare i rischi e mantenere comunque una politica monetaria restrittiva, ha detto oggi il membro esterno del Comitato della Banca Centrale britannica, Alan Taylor.
In Francia, la prima mozione di censura contro il primo ministro francese, François Bayrou, è stata respinta giovedì dall’Assemblea nazionale.
Il provvedimento ha richiesto la maggioranza di 288 deputati e ha ricevuto solo 131 voti. Ciononostante, i negoziati per l’approvazione del bilancio continuano a minacciare il governo Bayrou. A Parigi, il CAC 40 è salito dello 0,98%, a 7.709,75 punti.
Tra i titoli di spicco, Rio Tinto (+2,14%) e Glencore (+3,95) hanno guadagnato terreno a Londra, dopo la Bloomberg rivelato, secondo alcune fonti, che le società stanno discutendo di una fusione. In città, il FTSE 100 è salito dell’1,35%, a 8.505,22 punti.
A Copenaghen, Maersk ha ceduto il 2,03%, dopo aver affermato che tornerà a utilizzare il Mar Rosso quando sarà sicuro farlo, e che è troppo presto per speculare sui tempi. La posizione ha frustrato le aspettative di un ritorno alla fruizione della tratta a causa della riduzione delle tensioni con il gruppo Houthi yemenita.
A Madrid, l’Ibex35 è avanzato dello 0,59%, a 11.909,9 punti. A San Paolo, il PSI20 è aumentato dell’1,07%, a 6.563,75 punti.
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