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I mercati azionari europei chiudono in rialzo, alla luce della crisi politica in Francia e della presa di posizione della BCE


I mercati azionari europei hanno chiuso in rialzo questo lunedì (2), nonostante i timori per la crisi politica in Francia, che solleva problemi fiscali nel paese. Il governo del primo ministro Michel Barnier resta minacciato, con una mossa che potrebbe avere un impatto sull’aumento del debito francese.

D’altro canto, persistono le prospettive di nuovi tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE), il che rafforza le azioni della regione.

L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha chiuso in rialzo dello 0,54%, a 513,00 punti.

Il presidente del partito Raggruppamento Nazionale, Jordan Bardella, ha dichiarato lunedì che il partito intende provocare un voto di fiducia contro il governo Barnier, “salvo miracolo”.

Il gruppo aveva già dato questo lunedì come termine ultimo affinché il primo ministro potesse soddisfare le sue richieste nel bilancio del prossimo anno, che includono un reale aumento delle pensioni.

HA BloombergTuttavia, il ministro delle Finanze francese Antoine Armand ha affermato che i funzionari governativi non saranno “ricattati” né “accetteranno ultimatum” e ha rafforzato il loro impegno a ridurre il deficit fiscale.

Jefferies attende ancora una risoluzione della crisi politica nel Paese europeo, ma ritiene che l’esito dipenderà da misure che tendano a peggiorare il debito. “La nostra visione strutturale resta negativa per la Francia”, sottolinea.

A Parigi, il CAC 40 è salito dello 0,02%, a 7.236,89 punti, mentre il DAX è avanzato dell’1,44%, a 19.908,10 punti a Francoforte. Nel corso della sessione l’indice ha ripreso il suo massimo storico.

La banca Beremberg ricorda che, sebbene il DAX sia riuscito a guadagnare più del 15% grazie ai suoi colossi del settore assicurativo e tecnologico, il CAC 40 è in rosso dall’inizio dell’anno (a causa, tra l’altro, del beni di lusso).

La BCE dovrebbe continuare a tagliare i tassi di interesse questo mese, ha affermato lunedì il direttore Yannis Stournaras. “Sembra che continueremo a tagliare i tassi d’interesse a dicembre”, ha detto il presidente della Banca di Grecia e uno dei membri “colombe” del Consiglio direttivo che sono favorevoli a tassi d’interesse più bassi.

Nello scenario macroeconomico, l’indice dei responsabili degli acquisti industriali (PMI) della Germania è rimasto stabile a 43 a novembre rispetto a ottobre, al di sotto della lettura precedente e della stima degli analisti consultati da FactSet. I PMI industriali della zona euro e del Regno Unito hanno confermato le aspettative.

La perdita principale è arrivata da Stellantis, che crolla del 6,37% a Parigi, in seguito alle inattese dimissioni dell’amministratore delegato Carlos Tavares. A Milano, dove è quotata, la casa automobilistica ha ceduto il 6,30%. In città il FTSE MIB avanza dello 0,21%, a 33.483,17 punti. A Madrid, l’Ibex35 è avanzato dello 0,81%, a 11.735,30 punti.

A Londra il FTSE 100 avanza dello 0,31% a 8.312,89 punti. A Lisbona, invece, il PSI 20 è sceso dello 0,87%, a 6.362,81 punti.



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Luca

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