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I mercati azionari asiatici chiudono per lo più in ribasso, dopo la reazione negativa al bilancio di Nvidia


I mercati azionari asiatici hanno chiuso per lo più in ribasso questo giovedì (21), dopo che la reazione negativa al bilancio di Nvidia ha innescato un effetto domino sulle azioni del settore. Al centro dell’attenzione sono state anche le tensioni geopolitiche, dato l’escalation delle ostilità nella guerra in Ucraina.

All’avanguardia nei progressi nel campo dell’intelligenza artificiale, Nvidia ha superato le stime in termini di profitti e ricavi, ma non è riuscita a entusiasmare gli investitori.

Il produttore di chip ha segnalato un rallentamento delle vendite e una leggera compressione del margine di guadagno. Pertanto, ieri le azioni della società sono scese del 2,50% nell’after-hour del Nasdaq.

In risposta, il rivale TSMC è sceso dell’1,46% a Taiwan, dove l’indice Taiex ha chiuso in ribasso dello 0,58%, a 22.555,66 punti. A Seul, l’indice Kospi ha perso lo 0,07%, a 2.480,63 punti, sotto il peso di SK Hynix (-1,06%).

A Tokyo il Nikkei ha ceduto lo 0,85% a 38.026,17 punti. Preoccupa il peggioramento del clima in Ucraina, che si dice sia stata bersaglio di un missile balistico intercontinentale lanciato dalla Russia.

Gli Stati Uniti hanno dato l’approvazione a Kiev per l’uso delle mine americane contro i russi, giorni dopo aver consentito l’uso di armi a lungo raggio.

A Hong Kong l’Hang Seng ha perso lo 0,53% a 19.601,11 punti. Nella Cina continentale, invece, l’indice composito di Shanghai ha registrato una variazione leggermente positiva dello 0,07%, a 3.370,40 punti, mentre anche il meno completo indice composito di Shenzhen è cresciuto dello 0,07%, a 2.039,01 punti.

In Oceania, l’indice S&P/ASX 200 di Sydney ha ceduto lo 0,04% a 8.323,0 punti.

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