I leader del G20 approvano la dichiarazione finale che ha tra i temi principali la tassazione dei super-ricchi, la ricerca della pace e la lotta alla fame
Per raggiungere il consenso, il testo guidato dal Brasile non condanna esplicitamente la Russia per l’invasione, ma rafforza la difesa di soluzioni pacifiche; L’Argentina ha firmato il documento, ma ha esposto disaccordi
La Dichiarazione dei leader del G20 è stata approvata all’unanimità e resa pubblica questo lunedì (18), durante la riunione di Rio de Janeiro, presieduta dal Brasile. Il documento affronta temi prioritari come la lotta alla fame e alla povertà, la sostenibilità e il cambiamento climatico, la riforma della governance globale, nonché le posizioni sui conflitti in Ucraina e nella Striscia di Gaza e le proposte per tassare i super-ricchi. Nonostante i disaccordi iniziali, il presidente dell’Argentina, Javier Milei, ha firmato la dichiarazione. Tuttavia, ha sottolineato le sue obiezioni su punti come la tassazione dei grandi patrimoni, l’uguaglianza di genere e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), parte dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ciononostante, l’inclusione dell’Argentina nell’Alleanza Globale contro la Fame e la Povertà è stata celebrata come una pietra miliare nel corso del vertice.
Uno dei punti più delicati della dichiarazione è stato l’approccio alla guerra in Ucraina. A differenza del precedente incontro di Nuova Delhi, il testo non condanna esplicitamente la Russia per l’invasione, ma rafforza la difesa di soluzioni pacifiche e la protezione dei civili e delle “infrastrutture” nei conflitti armati. Questa scelta delle parole è stata considerata cruciale per evitare divisioni all’interno del gruppo, consentendo a nazioni come Russia e Cina di approvare il documento.
La posizione brasiliana, che ha guidato i negoziati, ha cercato un tono più neutrale per promuovere il consenso, invece di approfondire le controversie politiche. Questo equilibrio è stato ritenuto decisivo per l’approvazione del testo finale, nonostante le critiche dei paesi occidentali che preferivano una condanna più energica del governo russo.
Temi principali della dichiarazione
1. Disuguaglianza e sviluppo sostenibile:
Il G20 ha riaffermato il proprio impegno nei confronti dell’Agenda 2030, sottolineando che solo il 17% degli obiettivi di sviluppo sostenibile sono sulla buona strada. È stata sottolineata la necessità di ridurre le disuguaglianze tra paesi e all’interno dei paesi.
2. Conflitti e pace nel mondo:
Il documento condanna gli attacchi contro i civili e le infrastrutture nelle guerre e sostiene soluzioni diplomatiche ai conflitti, con particolare attenzione alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e all’impatto della guerra in Ucraina. È stato inoltre riaffermato il sostegno a una soluzione a due Stati per il conflitto israelo-palestinese.
3. Azione per il clima e transizione energetica:
I leader hanno rinnovato gli impegni per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette entro la metà del secolo e aumentare la quota di energia rinnovabile entro il 2030. È stata lanciata una task force globale per la mobilitazione sui cambiamenti climatici per sostenere i paesi in via di sviluppo.
4. Governance globale:
Il G20 ha sostenuto riforme nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per includere una maggiore rappresentanza dei paesi emergenti e ha rafforzato l’importanza di istituzioni come il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale. L’inclusione dell’Unione Africana come membro a pieno titolo del G20 è stata considerata un significativo passo avanti.
Proposte economiche e sociali
La dichiarazione affronta anche la necessità di sistemi fiscali più progressivi, compresa la tassazione dei super-ricchi per finanziare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Inoltre, ha sottolineato l’urgenza di regolamentare l’intelligenza artificiale, dando priorità agli usi etici e responsabili, e ha difeso il rafforzamento della salute globale con un accesso equo ai vaccini e alle cure.
Pubblicato da Felipe Dantas
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale