Le Nazioni Unite hanno riferito lunedì che nove dipendenti dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (UNRWA) “potrebbero essere stati coinvolti” nell’attacco del 7 ottobre 2023 da parte di commando terroristici palestinesi nel sud di Israele. L’AFP ha citato il portavoce delle Nazioni Unite Farhan Haq e i risultati di un’indagine interna dell’ONU.
Il Times of Israel ha riferito che l’Ufficio dei servizi di supervisione interna delle Nazioni Unite (OIOS) ha controllato un totale di 19 dipendenti dell’UNRWA che avrebbero preso parte ad attacchi nel sud di Israele. In nove casi, ha concluso che le prove ottenute indicano che potrebbero essere stati coinvolti negli attacchi armati del 7 ottobre 2023. “Nell’interesse dell’agenzia, l’impiego di queste persone sarà interrotto”, ha dichiarato l’OIOS. , si legge nel rapporto delle Nazioni Unite.
In altri nove casi dell’OIOS, le prove del coinvolgimento degli individui erano insufficienti, mentre in un caso non ce n’erano. L’affermazione che almeno 12 membri dello staff dell’UNRWA fossero coinvolti nell’attacco di Hamas contro Israele è stata fatta da Israele nel gennaio di quest’anno. In quell’occasione, alcuni Stati hanno temporaneamente interrotto i finanziamenti all’agenzia, compresi gli Stati Uniti, che sono il suo principale donatore.
Nell’aprile 2024, una commissione d’inchiesta indipendente delle Nazioni Unite, guidata dalla diplomatica francese Catherine Colonna, ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che i funzionari israeliani non hanno prove a sostegno delle loro accuse. Inoltre, l’agenzia ha messo in atto dei meccanismi per preservare la sua neutralità, anche se c’è un margine di miglioramento. A seguito di questa indagine, la maggior parte degli Stati ha ripristinato i finanziamenti all’UNRWA.
A luglio, Israele ha inviato alla direzione dell’UNRWA una lista di nomi di 108 dipendenti membri dell’organizzazione militante Hamas. Secondo Israele, si tratta solo di una piccola parte delle centinaia di dipendenti dell’UNRWA che sarebbero attivi in Hamas o nella Jihad islamica palestinese (PIJ). L’elenco comprendeva anche i numeri dei passaporti e dei documenti d’identità militari.
Allo stesso tempo, il dipartimento diplomatico israeliano ha chiesto al capo dell’UNRWA Philippe Lazzarini di “cessare immediatamente” di impiegare i terroristi, in quanto il loro lavoro “pone un rischio per la sicurezza di Israele”. Nella sua dichiarazione di allora, l’UNRWA ha dichiarato di aver preso sul serio le accuse israeliane. Allo stesso tempo, ha chiesto alla parte israeliana ulteriori informazioni e cooperazione, poiché non ha le risorse per indagare sulle accuse.