I deputati federali Pedro Paulo (PSD-RJ), Kim Kataguiri (União-SP) e Julio Lopes (PP-RJ) dovrebbero chiudere questo mercoledì (27) una Proposta di Emendamento alla Costituzione (PEC) come alternativa al taglio della spesa pacchetto che il governo dovrebbe presentare questa settimana.
Le misure fiscali di Planalto sono promesse da più di tre settimane e, secondo le fonti, sono bloccate a causa dei tagli nel settore militare. La proposta dei deputati però raggiunge altri scopi e deve essere più profonda per sostenere l’andamento dei conti pubblici.
“Ciò che sappiamo finora di ciò che propone il governo è una misura molto timida, che in realtà non soddisfa il bisogno di riforme strutturali che abbiamo nel nostro paese”, ha detto Kataguiri in un’intervista a Estadao.
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Secondo la proposta alternativa dei deputati, i tagli dovrebbero riguardare i “privilegi fiscali”, la limitazione dei supersalari, la fine dei limiti costituzionali per la sanità e l’istruzione, e il disaccoppiamento del salario minimo dal Beneficio di Pagamento Continuo (BPC) e dall’Assistenza Sociale. Sicurezza sociale. Alcune di queste proposte hanno già qualche relazione con ciò che si sta discutendo nel governo, ma il contenuto non è stato ancora reso noto ufficialmente dal Tesoro.
Oltre a questi tagli, il PEC propone di limitare gli emendamenti parlamentari al bilancio discrezionale, disaccoppiandoli dalle entrate correnti nette. Come incentivo, i deputati suggeriscono che quanto più il Congresso riduce le spese obbligatorie, tanto maggiore sarà lo spazio per la spesa discrezionale.
Secondo i calcoli della Budget Consultancy della Camera, questo PEC potrebbe generare un risparmio di 1 trilione di R$ in 10 anni, oltre a ridurre i tassi di interesse e l’inflazione, tagliare le spese obbligatorie ed espandere gli investimenti pubblici.
Nel frattempo, il ministro delle Finanze Fernando Haddad e il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) dovrebbero presentare questa settimana la proposta del governo al presidente del Senato, Rodrigo Pacheco (PSD-MG), e al presidente della Camera, Arthur Lira ( PP-AL).
Lira ha già espresso l’aspettativa che il pacchetto venga votato al Congresso entro la fine dell’anno dopo la regolamentazione della riforma fiscale, ma il contenuto ufficiale non è stato ancora diffuso dal Palácio do Planalto.