I decessi dovuti alla chikungunya fino ad agosto superano il numero totale di decessi registrati nel 2023
I dati diffusi da Fiocruz mostrano che 201 persone sono morte a causa della malattia; nel corso dell’anno si sono registrati 260mila casi
Il Brasile ha già registrato, fino all’agosto di quest’anno, 201 decessi confermati chikungunyasuperando il totale di 122 decessi registrati nell’intero anno 2023, secondo i dati del Fiocruz rilasciato il 14 novembre. La malattia, trasmessa dalla zanzara Aedes a Egypti, provoca sintomi come febbre e intensi dolori articolari e, nei casi più gravi, può portare alla morte. La crescita del numero di infezioni da chikungunya è attribuita a fattori climatici che favoriscono la riproduzione della zanzara trasmittente. Il Ministero della Salute ha implementato diverse strategie per combattere la proliferazione dell’Aedes, inclusa l’installazione di stazioni di diffusione dei larvicidi (EDL) e l’applicazione di insetticidi nelle aree colpite.
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Inoltre, uno studio recente sottolinea che fenomeni climatici, come El Niño, sono legati a un aumento dell’infestazione di zanzare. Nel 2024, il Brasile ha dovuto affrontare un’epidemia di dengue senza precedenti, con oltre 5.086 morti e circa 6 milioni di casi probabili. In questo scenario, anche la chikungunya presenta numeri allarmanti, con oltre 260mila casi registrati, di cui Minas Gerais è lo stato più colpito. La situazione richiede una risposta coordinata ed efficace per controllare la diffusione di queste malattie.
Il controllo della chikungunya e della dengue dipende, in larga misura, dalla collaborazione della popolazione nell’eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare. Sensibilizzare sull’importanza di mantenere gli ambienti liberi da acqua stagnante è essenziale per ridurre la proliferazione di Aedes a Egypti e, di conseguenza, il numero di casi e decessi legati a queste malattie.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Matheus Oliveira