I compensi che pagheranno i lavoratori autonomi nel 2025: la tariffa minima andrà da circa 200 a 598 euro al mese | Economia
Il nuovo modello contributivo di previdenza sociale lanciato nel 2023 da oltre tre milioni di lavoratori autonomi continuerà ad essere implementato nel 2025. Pertanto, il prossimo anno sarà il terzo anno in cui questi professionisti non potranno più scegliere la propria base contributiva, ma piuttosto deve inserirlo in una delle 15 sezioni stabilite in base alle diverse fasce di rendimento netto. Nell’ambito di questo nuovo modello, le tariffe che pagheranno i lavoratori autonomi subiranno alcuni cambiamenti, come ha riferito Raquel Pascual Cortés questo venerdì su El País.
A partire da gennaio e secondo le stime di questo quotidiano, gli autonomi delle prime tre fasce (quelle corrispondenti agli autonomi con il reddito più basso, tra 670 e 1.166,70 euro al mese) pagheranno un canone minimo mensile più basso rispetto a quello pagato nel 2024. Nello specifico, il tuo compenso per il prossimo anno – applicando un’aliquota contributiva approssimativa del 31% – oscillerà tra circa 202 euro e circa 263 euro. Successivamente, i professionisti che dichiarano un reddito netto compreso tra 1.166,70 e 1.700 euro al mese manterranno lo stesso compenso del 2024: 294 euro al mese. A partire da 1.700 euro di utile netto, le commissioni aumenteranno rispetto a quanto pagato quest’anno.
Nelle seguenti fasce di reddito netto le relative rate minime saranno indicativamente le seguenti: per guadagni compresi tra 1.700 e 1.850 euro mensili, 354 euro mensili; tra 1.850 e 2.030 euro la commissione minima sarà di 375 euro; tra 2.030 e 2.330 euro di reddito reale si pagheranno 395 euro al mese a titolo di compenso; quando il reddito è compreso tra 2.330 e 2.760 euro mensili la tariffa minima sarà di 420 euro mensili; Per la fascia di reddito da 2.760 a 3.190 il compenso è fissato in circa 446 euro al mese; Se guadagni tra 3.190 e 3.620 euro al mese la tariffa sarà di 471 euro al mese; Per un lavoratore autonomo che presenta un reddito netto superiore a 3.620 euro e fino a 4.050 euro al mese, il contributo minimo di base sarà di 496 euro al mese, rispetto a 390 euro nel 2023 o 400 euro nel 2024.
Nella penultima fascia, tra 4.050 e 6.000 euro, la rata minima sarà di 537 euro al mese; e per l’ultima sezione, dove rientrano i lavoratori autonomi che guadagnano di più, con più di 6.000 euro mensili di reddito netto, la tariffa minima sarà fissata a 598 euro.
Tuttavia, il prossimo anno sarà l’ultimo per il quale verranno concordate queste tabelle contributive per il nuovo sistema che sarà operativo fino al 2032. Pertanto, nel 2025 le parti sociali dovranno incontrarsi nuovamente per negoziare e concordare le sezioni e le quote previste per il prossimo anno. anni.
Altra novità sarà il contributo per il Meccanismo di Equità Intergenerazionale (MEI), che nel 2025 aumenterà l’aliquota contributiva per i lavoratori autonomi dello 0,80% rispetto allo 0,70% dell’anno in corso. Inoltre, questi lavoratori saranno nuovamente tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi indipendentemente dal loro livello di reddito.