I CAP catalani si preparano a una recrudescenza dell’influenza a causa della scarsa vaccinazione in Catalogna | Notizie dalla Catalogna
Gli ambulatori catalani torneranno al lavoro questo giovedì dopo le vacanze del 1° gennaio, in vista della prevista recrudescenza dell’influenza. Considerando il basso livello di vaccinazione collettiva, il più basso dai tempi della pandemia, il Dipartimento della Salute prevede che l’incidenza aumenterà nelle “prossime settimane”. Il livello di trasmissione dell’influenza rimane “notevolmente in aumento”, secondo il ministero, e gli over 60 rappresentano la maggior parte dei ricoveri ospedalieri dovuti a questo virus. Ormai da settimane la Sanità insiste sull’importanza di vaccinarsi per evitare complicazioni, soprattutto tra i gruppi più vulnerabili.
Nell’ultima settimana di dicembre, l’incidenza dell’influenza ha raggiunto 92,8 diagnosi di influenza ogni 100.000 abitanti e si sta avvicinando alla soglia di trasmissione moderata (93,1), che la Salute prevede verrà superata questa settimana.
Rispetto ad altre stagioni, quest’anno l’epidemia influenzale sembra arrivare in ritardo. A questo punto, l’anno scolastico precedente era già prossimo al livello elevato di trasmissione (più di 168 diagnosi di influenza nella Scuola Primaria); e due anni fa era stata superata anche la soglia di trasmissione moderata. Il dipartimento ritiene che attualmente vi sia una sottodiagnosi derivante dalle vacanze durante il periodo natalizio. Una volta tornata la normalità, soprattutto con la ripresa delle attività scolastiche, i funzionari sanitari otterranno una fotografia reale dell’impatto dei virus respiratori in Catalogna.
Il timore di una forte ripresa si spiega con la bassa vaccinazione contro il covid, la più bassa dai tempi della pandemia; soprattutto nelle persone esattamente sopra i 60 anni. Secondo i dati del Sistema Informativo per la Sorveglianza delle Infezioni della Catalogna (Sivic), la vaccinazione antinfluenzale tra i pazienti di questa età è del 44,75%; un dato inferiore a quello del 2023 (46,28%), 2022 (52,2%) e 2021 (56,2%).
I dati, aggiornati settimanalmente e pubblici, mostrano anche come la copertura in questa fascia di età sia rimasta stagnante nelle ultime settimane. Per questo motivo il Dipartimento ha avvisato i Centri di cure primarie che dovevano agevolare il più possibile l’accessibilità al vaccino, così la vaccinazione senza appuntamento è stata ampliata a tutto il territorio. A livello ospedaliero, il 73% dei pazienti ricoverati per influenza ha più di 60 anni.
La buona notizia è che il livello di trasmissione del RSV registra un leggero aumento con 110 (67-153) casi ogni 100.000 abitanti, indicando la fine della fase ascendente del picco epidemico di questa stagione. Attualmente, la distribuzione dei virus mostra il rinovirus come il più predominante (33,3% dei campioni), seguito dall’influenza (31,7%) e dall’RSV (17%).
Primo catalano del 2025
La prima catalana del 2025 è Nayeli, nata all’ospedale Parc Taulí di Sabadell (Barcellona) a mezzanotte, pochi secondi dopo il suono delle campane del nuovo anno. La madre della bambina, Juana, è residente in quella città, come ha riferito la Direzione della Salute della Generalitat in un messaggio sul social network X. La bambina pesava 2.190 chili e sta bene. Pochi minuti dopo, alle 00:45, all’ospedale Sant Joan de Déu di Barcellona, è nata la seconda bambina del 2025, anche lei una bambina di nome Siena, che pesava 3.070 chili.