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I calpestii in Nigeria provocano almeno 13 morti


Almeno 13 persone sono morte in due incidenti in Nigeria sabato (21), quando una folla composta principalmente da donne e bambini si è radunata per ricevere beneficenza, hanno detto le forze dell’ordine.

Nella capitale dello stato, Abuja, almeno 10 persone sono state uccise e molte altre ferite nella lotta per ricevere doni di beneficenza distribuiti dalla chiesa cattolica della Santissima Trinità nel distretto di Maitama.

A Okija, nello stato di Anambra, nel sud-est della Nigeria, si è verificato un altro caso di calpestio dopo che un membro della comunità ha offerto doni tra cui riso, olio vegetale e denaro.

La polizia di stato ha detto che tre persone sono state confermate morte, anche se testimoni e Amnesty International Nigeria hanno stimato il bilancio delle vittime a 20, con più persone ferite.

In entrambi gli incidenti le vittime sono state soprattutto donne e bambini, che sono stati calpestati mentre la folla cercava di raggiungere le provviste offerte.

Giovedì (19), almeno 35 persone sono morte in un incidente simile in una scuola secondaria islamica a Ibadan, nella capitale dello stato di Oyo, nel sud-ovest della Nigeria.

Il paese più popoloso dell’Africa si trova ad affrontare la peggiore crisi del costo della vita degli ultimi decenni, poiché le riforme attuate dal presidente Bola Tinubu hanno ridotto i sussidi per l’elettricità e il carburante, mentre la svalutazione della valuta riduce il potere d’acquisto.

L’inflazione a novembre è salita al 34,60% su base annua rispetto al 33,88% di ottobre, segnando il terzo aumento mensile consecutivo.

Amnesty International Nigeria, in una dichiarazione di sabato, ha affermato che per molti nigeriani “avere regolarmente riso a casa sta diventando un lusso”.

Il gruppo per i diritti umani con sede a Londra ha invitato le autorità a indagare in modo rapido, approfondito, indipendente e trasparente su come questi eventi di beneficenza siano finiti in un disastro.



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