I brasiliani hanno prelevato 15 miliardi di R$ dai risparmi nel 2024; Il 2025 potrebbe essere più grande
Secondo i dati diffusi mercoledì dalla Banca Centrale, i brasiliani hanno prelevato 15,46 miliardi di R$ in più rispetto a quanto depositato sui loro conti di risparmio nel 2024 (8). Nonostante il saldo negativo, il risultato è stato il più basso registrato negli ultimi quattro anni.
In confronto, il 2023 ha presentato un deflusso netto di 87,82 miliardi di R$, un valore che, adeguato all’inflazione, raggiunge i 92,10 miliardi di R$. Il record negativo in termini nominali è stato registrato nel 2022, quando i rimborsi hanno superato i depositi di 103,24 miliardi di R$, ovvero 113,34 miliardi di R$ considerando l’inflazione.
- 2021: 35,4 miliardi di R $;
- 2022: 103,7 miliardi di R$;
- 2023: 87,8 miliardi di R$;
- 2024: 15,4 miliardi di R$.
Il risparmio ha avuto un andamento positivo in alcuni mesi del 2024: marzo, maggio, giugno e dicembre. Il mese peggiore è stato gennaio, con un deflusso netto di 20,15 miliardi di R$.
D’altro canto, dicembre ha registrato un afflusso netto di R$4,96 miliardi, trainato dal pagamento del 13° stipendio, un movimento tipico del periodo.
Il flusso di risorse verso il risparmio ha iniziato ad accumulare deflussi netti significativi nel 2021, quando l’inflazione a due cifre e l’aumento dei tassi di interesse hanno ridotto il potere d’acquisto della popolazione. Nel 2024, i prelievi ammontavano a 4.212 trilioni di R$, mentre i depositi ammontavano a 4.197 trilioni di R$.
Nonostante il buon risultato nel 2024, l’aspettativa degli esperti è che il prelievo di risorse dal risparmio aumenterà nel 2025 a causa dell’aumento del tasso di interesse di base, che potrebbe raggiungere il 15%.
Alla fine del 2024, le azioni di risparmio ammontavano a 1,03 trilioni di R$, in leggero aumento rispetto a 1,02 trilioni di R$ registrati a novembre. Alla fine del 2023, il volume investito ammontava a 983 miliardi di R$, mostrando una modesta ripresa durante tutto l’anno.
La redditività del risparmio, attualmente composta dal tasso di riferimento (TR) più lo 0,5% al mese, si è rivelata meno interessante rispetto ad altre opzioni a reddito fisso. La formula, valida finché il tasso Selic è superiore all’8,5% annuo, rende il rendimento meno competitivo.
Attualmente Selic è al 12,25% annuo. Se il tasso di interesse di base scende all’8,5% o meno, la redditività del risparmio sarà limitata al 70% del Selic, più il TR, una regola entrata in vigore nel dicembre 2021.