O impatto della maternità sul mercato del lavoro è uno dei maggiori ostacoli alla parità di genere. Questo fenomeno, noto come “penalità infantile” o “costo infantile”, è stato analizzato in dettaglio dai ricercatori Henrik Kleven, Camille Landais e Gabriel Leite-Mariante. Lo studio offre una visione globale delle disuguaglianze generate dall’arrivo dei bambini, dimostrando che questo fattore diventa il principale motore della disuguaglianza man mano che i paesi si sviluppano economicamente.
Analizzando i dati di 134 Paesi che coprono il 95% della popolazione mondiale, la ricerca rivela che, prima della maternità, uomini e donne seguivano traiettorie professionali simili. Tuttavia, dopo la nascita del primo figlio, le donne si trovano ad affrontare cali drastici e persistenti del loro tasso di occupazione. Questa penalità varia da continente a continente: l’America Latina è in testa con un calo medio del 38%, mentre l’Africa ha i tassi più bassi, con una media del 9%.
In Brasile, la pena per i minori è pari al 37%, riflettendo una situazione persistente disuguaglianza di genere in tutto il paese. Le donne che lasciano il mercato per prendersi cura dei propri figli incontrano difficoltà a rientrare, spesso a causa della mancanza di politiche pubbliche, come asili nido accessibili e strutture sanitarie accessibili. congedo parentale condiviso. L’urbanizzazione peggiora questa situazione; Nelle grandi città, dove il lavoro è meno flessibile, l’impatto della maternità è ancora più grave.
Nelle economie meno sviluppate, la disuguaglianza di genere è guidata da fattori come matrimonio precoce. Le norme sociali che assegnano la responsabilità della cura familiare esclusivamente alle donne perpetuano questa disuguaglianza. Man mano che i paesi si industrializzano e le donne accedono a posti di lavoro formali, il peso della maternità come fattore di disuguaglianza si intensifica. Questo modello si osserva nelle nazioni che stanno passando da un’economia agraria a settori industriali e di servizi, dove le richieste di flessibilità sono più restrittive.
Anche il matrimonio stesso impone dei costi alle donne, anticipando l’arrivo dei figli. In Brasile, sia il matrimonio che la maternità hanno un impatto significativo, con il matrimonio che contribuisce al 10% della sanzione familiare totale.
Ridurre la disuguaglianza di genere nel mercato del lavoroil Brasile deve attuare misure che mitigano gli impatti della maternità. Ciò comporta anche l’istituzione di un congedo parentale che incoraggi la partecipazione attiva dei genitori nella cura dei propri figli e la promozione di politiche di lavoro flessibili che consentano loro di conciliare carriera e famiglia.
Avere figli non dovrebbe imporre un costo maggiore alla progressione professionale delle donne. Finché lo Stato brasiliano non tratterà la questione come una sfida condivisa, che deve essere affrontata da uomini e donne, continueremo a trascurare un’enorme forza lavoro che può contribuire attivamente ad aumentare la produttività e la generazione di reddito nel Paese.
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